La morte di Margaret Spada serva da monito a tanti

La morte di Margaret Spada serva da monito a tanti

Margaret Spada aveva scelto il centro dopo aver visionato una pubblicità sui social e accontentandosi delle recensioni degli utenti.

Cominciano ad emergere maggiori dettagli circa la morte di Margaret Spada, la giovane ventenne originaria del Siracusano deceduta a Roma dopo un intervento di plastica al naso in un centro medico dell’Eur. Secondo quanto riporta Il fatto quotidiano, la ragazza siciliana sarebbe morta per un arresto cardiocircolatorio in un quadro ricollegabile “a sofferenza acuta”.

La 22enne si era sottoposta a un intervento di rinoplastica. L’origine di questa sofferenza dovrà essere accertata con gli esami tossicologici e istologici per capire cosa è stato somministrato prima e dopo il malore. A rivelarlo l’autopsia.

Secondo quanto ha riferito il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, lo studio del medico dove è stata operata Margaret Spada non risulta autorizzato per attività procedurali. E’ stato sequestrato per evitare la reiterazione del reato. Margaret lo aveva scelto dopo aver visionato una pubblicità sui social e accontentandosi delle recensioni degli utenti: un intervento di venti minuti per un costo complessivo di 2.800 euro.

Il dramma di Margaret Spada e i rischi della chirurgia estetica

Questa tragedia deve servire per rinsavire tutti, giovani e meno giovani, che sempre più si affidano alla chirurgia estetica a cuor leggero. In una società che spinge alla perfezione – in passato tramite i messaggi distorti della Tv e oggi tramite gli artifizi dei Social (soprattutto i filtri su TikTok) – i ritocchi a cui ci si sottopone sono costanti e non ci si accontenta mai.

Il vero problema è collegato a 2 fattori: un tempo a rivolgersi alla chirurgia estetica erano soprattutto gli Over 60, per contrastare gli inestetismi inflitti dall’incedere del tempo. Oggi invece a vedersi imperfette sono i giovani Under 30, con tanti che addirittura come regalo per i 18 anni scelgono proprio un intervento estetico.

Secondo fattore, ci si rivolge sempre più a pseudo-professionisti badando ai costi bassi, alle recensioni degli utenti lasciate sui Social e alla facilità di accesso (qui un vademecum su come debba essere un chirurgo estetico).

Difficile comunque che questa morte possa frenare un fenomeno distorto e ben radicato. In una società sempre più protesa all’egoismo, all’individualismo e all’edonismo. Tutti valori arrivati negli anni ’80 e oggi prevalenti, importati dagli Usa come ben raffigura la serie Tv Nip/Tuck.

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Pubblicato da Valeria Marano

Appassionata di Gossip e curiosità.

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