Lungo tutta la penisola si stanno tenendo molte manifestazioni a favore della Palestina, che sconfessano quanto dichiara il Governo.
Come al solito, chi ci governa si arroga il diritto di parlare per tutto il popolo italiano. Cosa che potrebbe essere legittima se, chi vince le elezioni, incasserebbe numeri plebiscitari. E se quasi tutti gli aventi diritto al voto andassero a votare. Tutto sommato, ci potrebbe stare, anche se la minoranza si sentirebbe comunque offesa.
E invece, in Italia non solo il voto è molto frammentato, ma l’astensionismo ha raggiunto quasi il 50% in modo cronico. Per cui, anche se il partito della Meloni ha preso il 26%, quel numero va considerato sulla metà degli aventi diritto che è andata a votare alle ultime politiche. Aventi diritto che non sono neppure tutti gli italiani, visto che minorenni e alcune categorie particolari non votano. Quindi parliamo tutt’al più di 1 italiano su 10 che ha votato per Fdi. Figuriamoci i numeri degli altri partiti che hanno registrato pure meno.
L’ultima sparata è stata questa: “Gli italiani stanno con Israele“. Ma è davvero così? Non proprio, visto che chi vota a sinistra e per i Cinquestelle ha una posizione più equilibrata se non spostata verso la Palestina. E poi lo confermano le tante manifestazioni pro-Palestina che si stanno tenendo in tutta Italia.
Le tante manifestazioni per la Palestina
Durante la settimana scorsa ci sono state manifestazioni a L’Aquila, Terni e ad Ancona. Venerdi due cortei hanno attraversato Napoli e Palermo, un sit-in si è tenuto a Lecce. Sabato è toccato a Roma , Milano e Firenze. Un grande spezzone e bandiere palestinesi erano ben visibili nella manifestazione contro le basi militari partita da Pisa. Ieri è stato il turno di Catania.
Migliaia di persone, inclusi moltissimi giovani delle comunità arabe, in aperto contrasto con la posizione filo-israeliana del governo, della politica e dei mass media ufficiali (pubblici o privati che siano).
Cosa chiede la manifestazione nazionale per la Palestina del 4 novembre
La mobilitazione per la Palestina annuncia di proseguire anche la prossima settimana con un appuntamento centrale a Porta San Paolo sabato 28 ottobre, ma, soprattutto, con la manifestazione nazionale del 4 novembre che chiede:
- il riconoscimento dello Stato palestinese;
- la revoca del Memorandum di cooperazione militare tra Italia e Israele siglato nel 2005 e che viene rinnovato automaticamente ogni anno.
L’Italia non sta con Israele. L’Italia ripudia la guerra, come recita l’articolo 11 della nostra Costituzione. Che gli pseudo-nazionalisti che ci governano dovrebbero conoscere bene.
Qui abbiamo parlato degli aumenti che ci stanno colpendo per la guerra di Gaza.
Fonte: Contropiano