La ‘maledizione Biagi’ colpisce anche Vespa: tutti i precedenti

La ‘maledizione Biagi’ colpisce anche Vespa: tutti i precedenti

Anche in Rai sembra esserci una versione delle più famose Vendetta di Montezuma o Maledizione di Bela Guttmann. Riguarda infatti il piccolo spazio del palinsesto che si insinua tra il Tg1 delle 20 e il programma del Prime time. Una brevissima fascia, di 5-10 minuti, ma molto funzionale in termini di ascolti. Perché si aggancia al programma che dà il via alla fondamentale, in termini di share, fascia serale della programmazione. La più importante per i fatturati di una rete televisiva.

Come riporta Yovis, la vendetta di Montezuma, conosciuta volgarmente come la diarrea del viaggiatore, deriva dal nome del grande imperatore azteco. Secondo tale leggenda, nel 1519 Montezuma lanciò una maledizione contro le armate di conquistadores europei che volevano sottomettere la civiltà azteca. Ad essa ci si riferisce quando in vacanza siamo colti da fastidiosi disturbi intestinali.

La vendetta di Bela Guttmann, invece, come riporta Goal, deriva dal nome dell’allenatore del Benfica che lanciò un’anatema contro la società che ad inizio anni ’60 non gli rinnovò più il contratto. L’anatema “si augurava” che la squadra non vincesse più una competizione europea dopo il suo addio. E in effetti da sessant’anni il Benfica ha perso molte finali.

In Rai invece c’è l’anatema di Enzo Biagi. Infatti, chiunque provi ad occupare la fascia che fu del suo programma prima del cosiddetto “editto bulgaro” promulgato dal governo Berlusconi nel 2002 contro diversi presentatori scomodi e non allineati (oltre a lui, l’epurazione colpì anche Santoro, la Dandini e Luttazzi), finisce per fare pochi ascolti e venire presto cancellato dal palinsesto.

L’ultima vittima è Bruno Vespa, visto che il suo programma Cinque minuti (del quale abbiamo parlato qui), sta andando sempre peggio. Vediamo gli altri precedenti.

La maledizione de Il fatto di Enzo Biagi

I primi ad essere colpiti furono i due comici Massimo Lopez e Tullio Solenghi, ex membri del mitico Trio insieme alla compianta Anna Marchesini.

I due presero proprio il posto de Il fatto di Enzo Biagi – fine programma di approfondimento di politica e attualità curato e condotto dal grande cronista – con delle sit-com mute dal titolo Max e Tux. Che riprendevano uno stile da comiche mute di inizio ‘900. Alla Buster Keaton o Charlie Chaplin, per intenderci. Ma durarono poco a causa dei bassi ascolti e dalla mediocrità del prodotto.

Fallito il tentativo di rimpiazzare il grande Biagi con un format completamente diverso, fu richiamata in servizio la zingara Clotis e la sua mitica Luna nera, interpretata dall’attrice Cloris Brosca.

Nel 2004 si cerca di proporre una nuova fascia di approfondimenti, col programma Batti e Ribatti. Alla conduzione si alterneranno in modo fallimentare Pierluigi Battista, Oscar Giannino e Riccardo Berti.

Nel 2006 nel tentativo di contrastare l’anatema Biagi ci prova direttamente il direttore del Tg1: Clemente Mimun, col programma Dopo Tg1. Ma il programma è piatto, soporifero e poco coinvolgente. Durerà anche esso poco.

Dopo anni di mancati tentativi viene chiamato da La7 Giuliano Ferrara, fresco di litigio con Gad Lerner con cui co-conduceva un programma di approfondimento politico sull’ex Tmc. Il suo programma si chiamava Radio Londra, ma durerà anche esso poco: stancheranno presto le sue sbruffonate, invettive, gli attacchi a questo o quel politico. Sembrava più uno spazio privato utilizzato in modo rancoroso per levarsi qualche sassolino dalla scarpa.

Vedremo quanto durerà ancora Bruno Vespa e se altri tenteranno di abbattere questo sortilegio.

In memoria del grande Enzo Biagi, che in casa guardavamo ogni sera e rimanemmo molto male della sua epurazione, riporto il suo saluto al pubblico prima della soppressione de il suo Fatto:

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