Olio di semi: qual è il migliore tra Mais, arachide, girasole e soia?

Olio di semi: qual è il migliore tra Mais, arachide, girasole e soia?

Vediamo qual è il migliore olio di semi tra: mais, arachide, girasole e soia. Analizzando i grassi contenuti, il punto di fumo e il sapore.

Quale olio di semi è il migliore per friggere tra Mais, Arachide e Girasole? In effetti, è la domanda che si pongono quanti al supermercato si trovano davanti a una vasta scelta di oli per cucinare e vorrebbero fare la scelta giusta per la propria salute.

In particolare, questi tipi di oli di semi sono opzionati per friggere, mentre per altri tipi di cotture si sceglie l’olio di oliva, ancora meglio se extravergine. Va da sé che questi oli cambiano anche tanto di prezzo tra loro. Purtroppo, con quest’ultimo che aumenta continuamente di prezzo, in molti optano per gli oli di semi, almeno per friggere.

I vari elementi da valutare sono i grassi contenuti (saturi, monoinsaturi, polinsaturi), il punto di fumo e il sapore. In base a questi decreteremo il possibile vincitore.

Mais, Arachide, Soia e Girasole: quale olio di semi contiene meno grassi?

Il sito La cucina italiana ha analizzato con attenzione i tre oli. Si parte dai grassi “cattivi“, che sono quelli che preoccupano di più, chiamati saturi. I quali si contrappongono a quelli monoinsaturi e polinsaturi definiti “buoni” (come gli Omega 3).

Orbene, l’olio di semi che contiene meno grassi saturi è l’olio di girasole, con solamente l’11% di grassi saturi. Segue a ruota l’olio di mais (13%), l’olio extravergine d’oliva (15%), di soia (15%) e infine d’arachide (20%).

Non bisogna però accontentarsi di questo dato. I grassi insaturi si dividono in due categorie:

  • monoinsaturi
  • polinsaturi

I primi sono visti di buon occhio poiché più stabili, con un’alta resistenza al calore e all’ossidazione. Basta considerare che la percentuale di grassi monoinsaturi arriva al 75% nell’olio extravergine di oliva, praticamente in media il doppio degli altri. A tenergli testa solo l’olio di arachide, che arriva a un 50%.

La positività dell’olio di arachide si evidenzia anche per quanto concerne i grassi polinsaturi, piuttosto nocivi quando raggiungono alte temperature giacché sprigionano sostanze tossiche come perossidi e radicali liberi. Pertanto, sono altamente sconsigliati per friggere. Mentre apporto perfino benefici se assunti a temperatura ambiente. Infatti, se nell’olio extravergine di oliva la presenza di grassi polinsaturi raggiunge solo il 10%, in quello di arachide il 30%.

Se questo dato può sembrare negativo, in realtà gli altri oli fanno molto peggio:

Cos’è il punto di fumo dell’olio?

Veniamo al secondo aspetto da valutare: il cosiddetto punto di fumo. Di cosa si tratta? Della temperatura massima raggiungibile da un olio prima che inizi a bruciare, a decomporsi e quindi a creare sostanze tossiche. Si pensi all’aldeide acrilica e all’acroleina, particolarmente dannose per il fegato. In pratica, più questo valore espresso in gradi è alto, più significa che impiega tempo per fare male alla salute.

In questo campo, abbiamo una rivincita dell’olio di palma raffinato con un punto di fumo a 240 °C. Sebbene si tratti di una vittoria monca, visto che poi i grassi saturi lo rendono “cattivo“. Segue l’olio extravergine d’oliva segue a ruota a 210°C.

Venendo agli oli di semi più usati per friggere come alternativa all’extravergine, troviamo l’arachide con il suo punto di fumo a 180°, il mais a 160, la soia a 130, infine il girasole.

Quale olio di semi ha il sapore migliore?

Il sapore è sicuramente un aspetto secondario, quindi pesa relativamente sulla scelta dell’olio. Inoltre, si basa molto sui gusti di ciascuno.

In questo campo, a vincere è l’olio di semi di arachide, poiché si sente meno e da un gusto meno pesante al fritto. Cosa che invece non riesce all’olio extravergine di oliva, ritenuto da addetti ai lavori, consumatori ed esperti di gusto più pesante e fastidioso.

Quale olio di semi tra Mais, Arachide, Soia e Girasole è il migliore?

Tiriamo le somme in base a tutto quanto detto adesso e stabiliamo un verdetto.

Premesso che il migliore di tutti sia comunque sempre l’olio extravergine di oliva, tra quelli ritenuti secondari e più economici il migliore è l’olio di semi di arachide. Abbiamo detto che contiene meno grassi saturi e polinsaturi rispetto agli altri, e, di contro, più grassi monoinsaturi.

Bene rispetto agli altri anche rispetto al punto di fumo e vanta un sapore meno pesante.

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