Locorotondo è un comune di 14214 abitanti della città metropolitana di Bari, in Puglia. Prima del nome attuale, la sua denominazione ha subito vari cambiamenti.
Prima si chiamava Casale San Giorgio (in onore del santo patrono), poi Casale Rotondo, ancora Luogorotondo e solo nel 1834 Locorotondo. Nome che rievoca la formazione urbanistica del caratteristico centro storico, anch’esso bianco come altre località della zona.
Locorotondo mi è apparsa molto più scarna rispetto a Polignano a Mare e Monopoli. Ma l’ho vista più volte citata nelle recensione sul web della zona.
Vediamo cosa vedere e qual è la storia di Locorotondo.
Locorotondo storia
La storia inizia nell’anno Mille, quando la città fu edificata prima ai piedi della collina e poi in capo alla sua cima, Locorotondo fu ampliato dopo un miracolo di san Giorgio Martire. Santo al quale è dedicata una festa il 22 aprile.
Locorotondo è anche molto devota a San Rocco, poiché il santo liberò il popolo dalla peste. San Rocco è stato anche nominato Santo Patrono e tra le varie cerimonie ad egli dedicate, ricordiamo anche quella del 1957, quando nasce la gara pirotecnica a lui dedicata e tra le più antiche del Sud Italia.
Un altro aneddoto religioso vuole che il 16 ottobre 1860 fu trovato un antico quadro nelle campagne del paese della Vergine Maria, immerso di catene. Perfino tra le mani della Madonna si scorge il segno di una catena. Nasce così il culto della Madonna della Catena.
Infine, Locorotondo è devota anche ai santi Cosma e Damiano, data la vicinanza ad Alberobello. Non a caso, le due statue che raffigurano i Santi Medici sono identiche a quelle di Alberobello.
Locorotondo cosa vedere
Tra le tante chiese presenti a Locorotondo, troviamo la Chiesa Madre di San Giorgio Martire del XVIII secolo, costruita tra il 1790 e il 1825.
Abbiamo poi il Parco Basile-Caramia, il Palazzo DeBernardis, il Centro storico con le tipiche “Cummerse” (case con tetto a spioventi costruite con pietre a secco), il Trullo nella contrada Marziolla, il più antico trullo pugliese (1559).
Ed ancora:
- Torre dell’Orologio del 1819
- Villa Comunale ed il sottovilla
- Parco Giochi Comunale
- Via Nardelli (meglio nota come “Lungomare” poiché si affaccia sulla Valle d’Itria)
- Ecomuseo della Valle d’Itria.
U’ curdunn