In questi mesi, durante i quali stiamo avendo a che fare con il nuovo Coronavirus Covid-19, e chissà ancora per quanto, stiamo imparando anche una serie di termini nuovi. O, quanto meno, stiamo riscoprendo dei termini ormai desueti.
Si pensi, per esempio, al termine Quarantena. Utilizzato quando, in un remoto passato, si ponevano in isolamento per quaranta giorni le persone infette, al fine di non propagare la malattia nella popolazione mediante contatto diretto.
L’utilizzo del termine Quarantena nel caso del Covid-19 è però improprio. Dato che il tempo di isolamento imposto è di 14 giorni. Tuttavia, occorre sempre in qualche modo dare un nome alle cose. Possibilmente, ad effetto, al fine di renderle impattanti nell’immaginario collettivo.
Ancora peggio si è fatto con il termine Lockdown. Utilizzato quando il Governo italiano, così come quelli di altri Paesi a partire dalla Cina, ha rinchiuso in casa per oltre 2 mesi la popolazione onde evitare che il Covid-19 si propagasse eccessivamente.
Sebbene poi si sia scoperto che parte dei morti è stata dovuta alle scelte sbagliate delle Regioni Lombardia e Toscana, che hanno rinchiuso dei malati negli ospizi (ne ho parlato qui). E che gli esperti avevano suggerito al Governo Conte bis solo chiusure localizzate, al fine di spegnere i focolai in modo mirato (ne ho parlato qui).
Ma torniamo al termine Lockdown e vediamo il significato inquietante reale che si nasconde dietro questo [sta_anchor id=”lockdown”]termine[/sta_anchor].
Lockdown cosa significa
Qual è la traduzione di Lockdown? Il termine originariamente significa
punizione che consiste nel confinare un detenuto nella sua cella, senza lasciarlo uscire per l’ora d’aria
A fornirci la traduzione per intero del termine Lockdown è il dizionario di slang Americano edito da Mondadori nel 1994. Come conferma questa immagine:
In modo più secco, Lockdown si traduce in: isolamento, chiusura, detenzione, confinamento.
Questo termine richiama anche alla possibilità di rinchiudere una intera popolazione all’interno di un confine geografico. Sempre per motivi di sicurezza. Fu per esempio utilizzato, come ricorda Team world, in occasione degli attentati dell’11 settembre. Quando negli Usa, per 3 giorni, si bloccò lo spazio aereo civile nazionale. Vietando quindi a chiunque di entrare o di uscire per via aerea dai confini Americani.
Il termine viene usato dai governi per mettere in allarme i popoli, inducendoli a tenere certi comportamenti onde evitare il suo nuovo verificarsi.