In Gran Bretagna stanno peggio di noi: se un Premier si dimette, non si torna alle urne. Ma a decidere il suo successore è il partito stesso. Del resto, da buoni sudditi abituati alla Regina, non possono che fare altrimenti. E così la designata dagli iscritti del Partito conservatore britannico a sostituire il dimissionario Boris Johnson sarà Liz Truss.
Soprannominata già la nuova “Lady di ferro“, ha surclassato il rivale Rishi Sunak, già Cancelliere dello Scacchiere nel secondo governo Johnson. Per quanti non lo sapessero, e in fondo a ragione, dietro questo nome apparentemente dal sapore ludico, si nasconde in realtà l’antico titolo del ministro del governo britannico con responsabilità di Ministro delle Finanze; o, in altri ordinamenti, di Segretario al Tesoro. Un plenipotenziario delle Finanze, insomma, essendo anche il ministro del gabinetto con responsabilità su tutte le materie finanziarie.
Ma torniamo a sarà Liz Truss e vediamo meglio chi è e perché la notizia della sua nomina non è buona per quanti speravano in una risoluzione vicina della questione ucraina.
Chi è Liz Truss
Chi è Liz Truss? Come riporta Libero, i suoi sostenitori l’hanno già definita “la nuova Lady di ferro“, proprio come la prima premier britannica Margaret Thatcher. Del resto, a parte il genere e il carattere, ci si mettono anche certe pose. Come la foto scattata a bordo di un carro armato dell’esercito britannico in Europa orientale. Proprio come fece la Thatcher nel corso della Guerra Fredda.
Non mancano assonanze anche per quanto concerne l’abbigliamento: la camicetta col fiocco indossata in un recente dibattito televisivo. Lo stesso stile dell’Iron lady, the original.
Per quanto concerne il curriculum, ha studiato filosofia, politica ed economia all’Università di Oxford. Per poi lavorare come economista per la multinazionale petrolifera Shell e per l’azienda di telecomunicazioni Cable and Wireless.
In tema di politica estera, la sua posizione sulla guerra in Ucraina è praticamente la stessa di Johnson. Come ministra degli Esteri, ha sempre dato pieno sostegno a Kiev, mostrandosi favorevole alle sanzioni contro Mosca.
In una intervista a Daily Telegraph Truss ha detto, tra le altre cose, di essere
l’unica in grado di intervenire e guidare la risposta all’Ucraina e alla crescente minaccia alla sicurezza che il mondo libero deve affrontare
Per poi sparare a zero su Putin, invocando per il presidente russo un processo “in stile Norimberga“.
Insomma, la fine della guerra a Putin è lunga da venire. Con le pesanti ripercussioni che verranno per tutti noi: da quando andiamo a fare benzina a quando andiamo a fare la spesa, fino al riscaldamento e al gas domestico ridotto in casa.