Litorale Domizio, tra bandiera blu e sold out: il riscatto di una costa umiliata per anni

Litorale Domizio, tra bandiera blu e sold out: il riscatto di una costa umiliata per anni

Grazie ad un mare cristallino e al riconoscimento della Bandiera Blu, i comuni del litorale Domizio stanno vivendo una seconda vita.

Eri la più splendida di tutta Baia Domizia

canta il mitico Tony Tammaro, in una delle sue più celebri canzoni. Si rivolgeva a Patrizia (presumibilmente donna di fantasia il cui nome era funzionale alla rima) che amava trascorrere lì le sue vacanze estive, generando il desiderio di molti. E anche lei sarà molto orgogliosa, a distanza di 35 anni dall’uscita del brano, per questo successo del Litorale Domizio (originariamente domitio).

Infatti, grazie ad un mare cristallino e al prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu, comuni come Baia Domizia, Castel Volturno e Mondragone, ma anche Sessa Aurunca (non bagnata dal mare, ma utile per raggiungerlo) stanno vivendo un vero e proprio boom di prenotazioni.

Tanto che le strutture ricettive hanno raggiunto praticamente il sold out.

Il riscatto del Litorale Domizio: Baia Domizia, Cellole, Sessa Aurunca, Castel Volturno e Mondragone sold out

Come riporta Casertanews, tutti questi comuni, infatti, si stanno registrando numeri da record. Si va dall’80% delle prenotazioni di Castel Volturno al quasi 100% di Baia Domizia. Un’ottima notizia non solo per albergatori, affittacamere e lidi, ma anche per bar e ristoranti della zona.

Certo, è scattata immancabile anche la speculazione, con cifre che, nella settimana di ferragosto, toccano anche i 400-500 euro a notte.

Questi comuni hanno vissuto per anni un turismo da “toccata e fuga“, di bassa qualità, pochi servizi, mare sporco. Considerati dall’immaginario collettivo come di Serie B, per una vacanza economica, senza troppe pretese.

E pensare che tra gli anni ’60 e la prima metà degli anni ’80, la borghesia napoletana e casertana in queste zone acquistava la propria villa al mare, un buen ritiro dove passare i mesi estivi e scappare dalla città. Non mancava anche il turismo straniero, costituito soprattutto da americani, tedeschi o scandinavi.

Poi dalla fine degli anni ’80 la vocazione turistica lasciò il posto al degrado, all’inquinamento, all’abbandono. Per fortuna, però, negli ultimi anni questi comuni hanno saputo riscattarsi. Trovare il loro posto nel turismo campano e sono pronti a competere con altre realtà ben più blasonate come la penisola sorrentina o la costiera amalfitana.

Si pensi a Mondragone, che ha completamente riqualificato il suo lungomare e la zona antistante, rendendola una piacevole passeggiata serale, un ottimo posto per fare corsa all’aria aperta e con un’ampia pista ciclabile. Oggi il mare sembra quello della migliore Puglia.

Bene anche Cellole e Baia Domizia, completamente riqualificate e bonificate. E cosa dire poi di Castel Volturno, che dall’alto oggi sembra Miami.

Insomma, oggi il litorale domizio non teme la concorrenza della costa del basso Lazio (dove spiccano Formia e Gaeta), né, all’altro estremo, la costa flegrea, che purtroppo sta attraversando il brutto periodo del bradisismo.

Costa campana quasi tutta balneabile

Una bella notizia dunque per la Campania, la cui costa è quasi tutta balneabile e pronta al turismo d’Elite. Altre belle notizie sono giunte da Castellammare di stabia, balneabile dopo 50 anni e da Portici che finalmente ha visto riaprire ai bagnanti tutto il proprio lungomare.

Una ferita ancora aperta resta San Giovanni a Teduccio, tra i pochi tratti della costiera partenopea ancora non balneabile.

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