Italia spaccata in due, anche dal punto di vista meteorologico. E’ nel DNA del nostro Paese, in fondo. Mentre al Sud sembra ancora agosto, con punte che arrivano anche intorno ai 26 gradi nelle ore più calde (12-15), il Nord è falcidiato, come da tradizione, dai temporali. Soprattutto la parte occidentale, tra Piemonte e Liguria.
I liguri, del resto, ci sono ormai abituati. E, tristemente, anche alle tragedie. Parliamo di piogge, che per quanto continue e violente, non possono provocare ancora morti alla soglia del 2020.
Tuttavia, è sempre la mano dell’uomo a metterci il suo. A parte per i cambiamenti climatici in corso, accelerati ma non causati dall’inquinamento, è anche vero infatti che la Liguria sia stata stuprata dal cemento. Ed è diventata la regione a maggiore rischio idrogeologico (ne ho parlato qui).
Un ruolo fondamentale sul maltempo della Liguria è giocato dal Mar Tirreno. Vediamo perché in Liguria avvengono sempre [sta_anchor id=”liguria”]alluvioni[/sta_anchor].
Perché in Liguria avvengono gli alluvioni
Come riporta Libero, Luigi D’ Angelo, coordinatore delle emergenze, con Repubblica ha fatto una analisi delle condizioni che rendono la zona particolarmente vulnerabile.
“Abbiamo misurato intensità di pioggia anche di 50 millimetri all’ora, che sono tanti. Il maltempo batte sulla Liguria da martedì scorso. E la perturbazione in attenuazione oggi, domani verrà rimpiazzata da un’ altra. Sembra un po’ di essere ai Tropici. Ma noi non siamo ai Tropici”.
Il caldo c entra qualcosa con la violenza dei temporali?
“Il mare è caldo dopo l’ estate. Oggi è intorno ai 20 gradi. In circa mezzo secolo è aumentato di un grado, che è davvero tanto. Da sud-ovest soffia il libeccio, un vento caldo che fa evaporare l’ acqua dal Tirreno, riempie l’ atmosfera di vapore e alimenta di continuo il temporale. Per questo l’ occhio non va via. Nel frattempo da nord arriva aria fredda in quota, come è frequente in autunno. Fra la superficie e l’ alta quota c’ è una differenza di temperatura molto forte”.
Insomma, il problema è che l'”aria calda deve stare sopra e quella fredda sotto, altrimenti c’ è instabilità”.
Arriva aria calda nel Tirreno:
“Arriva in Liguria, incontra le montagne, sale e porta in quota tutto il suo carico di umidità. La risalita è rapida e turbolenta. L’ atmosfera, in queste condizioni, diventa molto instabile. È un meccanismo tipico dell’ autunno, ma ora è più intenso. Nel 2018 in ottobre al Nord si era registrato il 90% di pioggia in più. In estate invece c’ era stata siccità”.