Libretto postale: il 21 giugno potrebbe essere chiuso, quali casi

Introduzione

Il libretto postale è uno strumento finanziario tra i tanti offerti da Poste italiane. Uno dei più remoti e facili da utilizzare per poter gestire i propri risparmi. Ce ne sono di due tipi: nominativo e al portatore, in base al funzionamento.

Negli anni, il libretto postale è stato un po’ soppiantato da altri strumenti di risparmio introdotti da Poste italiane. Che a partire dagli anni ’90, periodo di inizio della graduale privatizzazione, sono diventate sempre più alla stregua di una Banca.

Orbene, il 21 giugno, oltre a segnare l’inizio della “bella stagione“, potrebbe comportare un brutto risveglio per molti possessori. Con la chiusura di molti libretti. Vediamo in quali casi.

Libretto postale, quali saranno chiusi dal 21 giugno

Come riporta Libero, il prossimo 21 giugno è fissata la scadenza per i libretti postali cosiddetti dormienti, con o senza soldi. Per dormienti si intende quei libretti sui quali non viene effettuata alcuna operazione da 10 anni. Qualcosa che ricorda quanto fatto di recente da Paypal.

Non rientrano invece nella definizione di “dormienti” quei libretti che sono sottoposti a procedimenti o blocchi operativi che ne impediscono la movimentazione delle somme. Dunque, in molti rischiano la chiusura, soprattutto quanti non ricordano di avere un libretto postale o di aver fatto movimenti sul proprio libretto aperto tanti anni fa.

Per verificare se il proprio libretto sia a rischio chiusura, si può consultare il sito di Poste Italiane o rivolgersi ad un ufficio postale vicino casa.

I soldi del libretto postale chiuso vanno persi?

No. I fondi che c’erano sopra potranno essere rivendicati in qualsiasi momento, dato che verranno spostati in un Fondo Consap del ministero dell’Economia. Ancora da chiarire le modalità. Ma meglio ritirarli prima di quella data.

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