Lensa Ai: rischi e costi per foto con effetti su Instagram e TikTok

Lensa Ai: rischi e costi per foto con effetti su Instagram e TikTok

Chi frequenta app come Instagram e TikTok avrà notato una fiumana di foto con effetti speciali in stile avatar artistici. Si tratta di Lensa Ai, l’ultima mania sui Social.

Tuttavia, chi è poco pratico di foto e trucchi fotografici (ormai sempre meno) penserà a chissà quale artifizio per ottenere quell’effetto. Ma non è così.

Basta infatti utilizzare la app Lensa Ai, basata sull’intelligenza artificiale, caricando una serie di selfie che mostrano per bene il viso del soggetto, attendendo che le ritorni con i dovuti effetti.

Lensa Ai app cos’è

Cos’è la app Lensa Ai? Come riporta Wired, si tratta di un’applicazione sviluppata dalla società Prisma Labs. La quale aveva già ideato una versione nel 2018, oggi implementata con l’Intelligenza artificiale (Ai).

Non è comunque certo la prima app che fa qualcosa del genere e anzi, qui abbiamo parlato di una app per ottenere effetti cinematografici ed immedesimarci in attori e personaggi.

Basta cliccare su Magic Avatar, si selezionano fino a 20 immagini, poi si effettua il pagamento, e occorre attendere alcune decine di minuti. Il risultato vedrà offrirci nostre foto con atmosfere fantasy, fantascientifiche, anime, ispirate ad ambientazioni robotiche e così via.

Per quanto l’intelligenza artificiale faccia il suo lavoro, non sempre il risultato finale è soddisfacente: talvolta l’effetto deforma eccessivamente il viso, rendendoci quasi irriconoscibili se non mostruosi. Ma, tutto sommato, i casi sono rari.

Lensa AI quanto costa

La app non è gratuita. Come riporta Tag24, una settimana di prova costa 3,99 dollari, mentre l’abbonamento annuale 35,99. Inoltre, per chi vuole cose più personalizzate, è possibile spendere un importo tra i 3 e i 12 dollari.

Esistono comunque dei pacchetti:

  • quello basico di 6,99 euro
  • quello di 9,99 euro con 100 foto in 10 stili diversi
  • fino a quello da 200 foto a 14,99 euro

Lensa Ai rischi

E veniamo al solito capitolo rischi quando si tratta di siffatte app. Partiamo dal presupposto che Lensa AI si basa sul generatore di immagini AI Stable Diffusion, che basa il proprio lavoro sull’utilizzo di immensi database di file di foto prese dal web. E qua c’è già il primo intoppo, visto che agisce non sempre con i dovuti consensi e in modo lecito per farlo. Infatti, andrebbe a ledere il copyright di artisti o fotografi.

Ma fin qui la faccenda non ci riguarda, o almeno non dovrebbe. Almeno che qualche autore non si prenda la briga di contestarci qualche effetto.

Il problema però riguarda soprattutto la questione privacy, dato che per consentire a queste app di funzionare, concediamo loro l’ingresso nella nostra gallery fotografica. E la penetrazione potrebbe non fermarsi alle foto che carichiamo. Certo, ci sono app che fanno peggio, come obbligarci a dare il consenso anche per il microfono (e qui lo spionaggio che subiamo quando parliamo al telefono, con tanto di banner pronti ad apparire ogni qualvolta parliamo di un prodotto o servizio) e la geolocalizzazione (quindi i nostri spostamenti).

Inoltre, le nostre foto modificate con Lensa Ai, per quanto truccate, finiscono sicuramente in un calderone online dove potrebbero essere usate nel cosiddetto dark web.

Infine, potremmo ritrovarci “avatarizzati” da altri senza il nostro consenso, tanto che la app sta incassando anche accuse di razzismo, sessismo e body shaming.

Certo, non vogliamo fare i bacchettoni e i moralisti, ma cerchiamo di usare le app minimamente indispensabili. Per quanto la voglia di seguire tendenze sui Social possa essere irresistibile.

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