LE AMMINISTRATIVE HANNO SPAZZATO VIA TUTTO IL CENTRO-DESTRA
QUANTI CI HANNO GOVERNATO 8 DEGLI ULTIMI 11 ANNI HANNO SUBITO UNA SONORA SCONFITTA ELETTORALE
Le ultime amministrative conclusesi con i ballottaggi di domenica e lunedì scorsi, hanno fatto registrare, oltre all’incredibile exploit di Grillo, anche la sonora bocciatura di tutti i leader del centro-destra; ovvero quanti ci hanno governato 8 degli ultimi 11 anni: Berlusconi, Bossi, Casini e Fini. Con il proprio voto gli italiani li hanno severamente puniti, costringendoli a rivedere i propri progetti politici oltre che obbligandoli a ravvedersi.
PDL MAI COSI’ MALE – Tempi duri anche per il Cavaliere e i suoi. Il Popolo delle libertà ha fatto registrare alle ultime amministrative un voto medio nazionale pari a circa il 15%, con punte imbarazzanti in alcuni comuni dove ha governato per diversi anni: Palermo l’8% e Parma il 5%. Berlusconi è volato dall’ultimo amico rimastogli in campo internazionale, Vladimir Putin, per festeggiare il suo terzo incarico, mandando in Tv Alfano e altri lacchè a metterci la faccia. Il suo partito ha retto solo nel casertano (guarda caso), dove in diversi Comuni ha vinto al primo turno. Per il resto, solo qualche ballottaggio e risultati imbarazzanti. Un crollo che serve all’ex Premier a fargli capire che di rendita politica nessuno può sopravvivere, neanche lui.
LA LEGA SI SALVA SOLO A VERONA– Tempi duri anche per il Carroccio, che ha fatto registrare un voto medio nazionale intorno al 6%; subendo sonore sconfitte anche nelle roccaforti leghiste. Regge solo Verona col maroniano Flavio Tosi, eletto ampiamente al primo turno Sindaco della citta’. Una mazzata per Bossi e i suoi fedelissimi. Il popolo legista non gli ha perdonato le leggerezze del Trota e del cassiere Belsito, che hanno dequalificato il loro partito alla stregua di tutti quelli legati a, per dirla alla loro, “Roma ladrona”.
Un rinnovamento è dunque obbligatorio anche nei vertici della Lega e la sconfitta generale dei bossiani cui fa da contraltare la vittoria del maroniano Tosi, spianano la strada a Roberto Maroni quale nuovo segretario del partito in vista degli stati generali di ottobre.
IL TERZO POLO GIA’ EVAPORA – Brutta batosta anche per il Terzo polo, progetto politico che a un anno e mezzo dalla sua nascita non va oltre qualche ballottaggio, presentando una media voti nazionale intorno al 5%. Come per il Pdl, anche per il trio Casini-Fini-Rutelli è andata benino solo in Campania, trainati dal fatto che i democristiani qui sono ancora forti e che nell’Api si sono riciclati molti ex socialisti. Un risultato imbarazzante, che ha indotto i suoi leader a decretare la fine del progetto centrista. L’Udc rende di fatti meglio se corre da solo, mentre il Futuro e libertà di Fini non riesce ad andare oltre un misero 3%. Alleanza per l’Italia di Rutelli non varca neanche l’1%. Probabilmente gli italiani hanno ben capito che questi tre sono solo traditori e arrivisti.
giusto cosi…meno giusto che vinca un pirla come Grillo…