Lavorare in Biblioteca: come fare, requisiti, stipendio

Lavorare in Biblioteca: come fare, requisiti, stipendio

Di seguito vediamo come lavorare in una Biblioteca, i vari tipi, lo stipendio, i requisiti, il titolo di studio, le mansioni, come candidarsi.

Lavorare in una Biblioteca è il sogno di quanti amano leggere e i libri in generale. Respirare il loro odore, oltre all’aria della cultura in generale. Ma essere un bibliotecario significa anche rapportarsi con gli altri che hanno la stessa passione, con studenti che cercano un libro per un esame, ecc.

Di seguito vediamo come lavorare in una Biblioteca, i vari tipi di biblioteca, il possibile stipendio, i requisiti, il titolo di studio richiesto, le mansioni da svolgere, come candidarsi.

Tipi di biblioteca

Esistono vari tipi di biblioteca, a seconda della loro forma economica e mission finale.

Biblioteche pubbliche

Come intuibile, si definiscono pubbliche le Biblioteche gestite dallo Stato, generalmente tramite gli enti locali, ovvero Comune o Regione. Accessibili liberamente a tutti, offrono una vasta gamma di servizi, tra i quali:

  • prestito di libri e altri supporti;
  • accesso a Internet (WiFi free e Pc internet point);
  • organizzazione di programmi culturali e di intrattenimento (reading, piccoli spettacoli teatrali, interviste, convegni, presentazione di libri, ecc.).

Di solito hanno una sede propria o sono collocate all’interno di edifici preposti ad altro (scuole, Municipi, siti di interesse culturale pubblici, ecc.).

Biblioteche universitarie o scolastiche

Si trovano all’interno delle università e sono destinate a studenti e studentesse, al corpo docente e al personale dell’università o della scuola. Tuttavia, possono anche fornire servizi come quelli succitati a persone esterne.

Sono importanti per la ricerca e lo studio, fornendo supporto in termini di libri, riviste specializzate, banche dati e altri supporti digitali.

Biblioteche specializzate

Si definiscono tali perché si rivolgono a un’utenza specifica e settoriale. Offrendo cataloghi specifici per la ricerca e lo studio in determinati campi (libri antichi, studi storici o archeologici, opere scientifiche, ecc.).

Biblioteche private

Gestite da enti no profit, associazioni culturali o aziende. Sono simili alle precedenti, sebbene di proprietà privata e, in quanto tali, solitamente offrono servizi a pagamento.

Quale titolo di studio serve per lavorare in Biblioteca

Per quanti vogliono svolgere la mansione di bibliotecario, si consiglia un percorso di studi che vada dal liceo classico alla scuola media superiore fino all’acquisizione di una laurea in discipline come Beni Culturali, Lettere, Storia, Filosofia, Sociologia, Scienze politiche e affini. Queste facoltà danno un’infarinatura in materie come storia, letteratura, filosofia.

Dopo la laurea, è possibile specializzarsi ulteriormente nella mansione di bibliotecario frequentando master in Archivistica o Biblioteconomia, al fine di acquisire competenze in ambito tecnologico, gestionale e archivistico.

Come lavorare in Biblioteca: le alternative

Esistono diversi modi per lavorare in Biblioteca. Scopriamo quali sono.

Da studente part-time

Le Università, ma anche le scuole medie superiori, offrono la possibilità di lavorare in una Biblioteca da studenti. L’esperienza può essere utile come stage curriculare, ma può essere anche offerto un piccolo guadagno (più visto come rimborso spese). E’ un’esperienza importante soprattutto perché arricchisce il curriculum ed è un primo approccio con il mondo del lavoro.

Partecipando al Servizio civile universale

Il servizio civile universale permette ai giovani dai 18 ai 28 anni di avere un’esperienza di natura sociale o culturale, che dura 12 mesi. Per ciascun volontario è previsto un rimborso spese mensile e tra gli enti che presentano richiesta di volontari troviamo proprio le biblioteche. La domanda viene bandita una volta l’anno, talvolta anche una seconda in modalità straordinaria.

Tramite Concorsi pubblici

Il concorso pubblico è la porta di accesso per lavorare nelle biblioteche pubbliche. Si tiene pertanto un concorso pubblico, generalmente con una prova scritta e una orale e potrebbe anche servire una prova preselettiva qualora il numero di candidati sia elevato. In genere viene richiesta una laurea, la conoscenza delle lingue e degli strumenti informatici principali.

Spesso sono presi in considerazione anche i titoli posseduti (voto della laurea, master, corsi post-laurea) e una esperienza pregressa, al fine di fare un’ulteriore scrematura e stilare una graduatoria finale. Mentre ormai è difficile che possano esserci limiti di età rispetto a quanto avveniva un tempo per i concorsi pubblici.

Per potervi partecipare, occorre monitorare i siti delle regioni e dei Comuni, oltre ai vari siti che si occupano di annunci di lavoro e concorsi. Iscriversi a una Newsletter potrebbe essere utile alla causa.

Candidature spontanea presso biblioteche private o cooperative

Infine, è possibile presentare spontaneamente la propria candidatura presso biblioteche non pubbliche, o pubbliche ma gestite da cooperative che si occupano anche di gestione del personale. Generalmente si compila un form nell’apposita sezione del sito (che in genere si chiama “Lavora con noi”) o presentandosi di persona per lasciare un Cv cartaceo (modalità sempre più in disuso).

Potrebbe anche essere utile proporsi come volontario, dunque collaborando gratuitamente, sia per fare esperienza sia per avere la possibilità in futuro di farsi assumere, mostrando il proprio valore e le proprie capacità.

Quali sono le mansioni di un bibliotecario

Un bibliotecario si occupa di organizzare, catalogare e gestire i materiali disponibili, come libri, riviste, cd, dvd, ecc. Deve essere in grado di utilizzare sistemi informatici avanzati per la gestione delle informazioni e dei materiali bibliografici, ma anche di fornire supporto ai visitatori nella ricerca di informazioni e nell’utilizzo delle risorse della biblioteca.

Un bibliotecario può essere anche chiamato a organizzare eventi, sempre a sfondo culturale, sia per adulti che per bambini. Come reading, scenette teatrali, conferenze, interviste, presentazione di un libro o di un servizio, ecc.

Si possono dunque suddividere in 2 grandi categorie, prima solo accennate:

  1. Archivistica: si occupa di gestione, conservazione e rendicontazione di archivi e documenti storici;
  2. Biblioteconomia: gestione economico-aziendale delle biblioteche e gestione dei servizi agli utenti.

Quali requisiti occorrono per lavorare in Biblioteca?

I requisiti possono variare in base al tipo di biblioteca per cui si lavora e alla mansione svolta. Qui impostiamo un discorso generico.

Un bibliotecario deve avere capacità organizzative, poiché può essere chiamato a organizzare, come detto, eventi e presentazioni. Ciò significa saper mettere insieme budget, calendario e logistica.

Non deve essere visto come un archivista asociale e scorbutico, ricurvo, con le bretelle e la giacca di velluto con le toppe ai gomiti, impolverato, visto in tanti film. Un bibliotecario deve avere anche grandi capacità comunicative, riuscendo a trovare sempre il linguaggio giusto in base all’utenza: bambini, adulti, anziani, scienziati, ricercatori, docenti, insegnanti, ecc.

Deve avere anche importanti competenze informatiche, poiché dovrà lavorare con strumenti informatici e digitali, utili per la catalogazione, i sistemi di prenotazione online e quelli in presenza, la gestione del calendario, ecc. La biblioteca generalmente offre anche Wi-Fi gratuito e in caso di problemi a connettersi, deve essere in grado di aiutare gli utenti. Così come in caso di problemi con Pc se funge da Internet point.

Altro requisito ormai indispensabile è la conoscenza delle lingue straniere, poiché potrebbero entrare turisti, studenti o ricercatori stranieri, docenti esterni che collaborano con l’Università, ecc. L’inglese resta la lingua principale, poi dipenderà anche dalla città in cui si lavora. Potrebbe essere necessario il tedesco se si lavora nel Nord Est o il francese se si lavora nel Nord Ovest.

Ultimo, ma forse principale, requisito per fare il bibliotecario è la passione per i libri.

Quanto guadagna un bibliotecario? Lo stipendio

Secondo una stima di Indeed, lo stipendio medio di un bibliotecario si aggira intorno agli 11.600 € all’anno.

Parliamo di media e i fattori possono essere diversi. Infatti, spesso il lavoro viene svolto in modalità part-time o stagionale (si pensi a una biblioteca situata in un luogo aperto solo in un determinato periodo dell’anno).

Ma oltre al contratto, dipende anche dalla mansione svolta, così come dal tipo di biblioteca in cui si lavora.

Lavorare in Biblioteca conviene? Vantaggi e svantaggi

Vediamo quali sono i Pro e i Contro di lavorare in una Biblioteca.

👍🏻 Vantaggi

  1. Lavoro stimolante e coinvolgente, specie se si amano i libri;
  2. Lavoro che si conduce su un doppio binario: rapporto con il pubblico e archiviazione, dunque front e back office.

👎🏻 Svantaggi

  1. Non è facile lavorare in una biblioteca, soprattutto quelle pubbliche;
  2. Stipendi spesso bassi, dato che ci si trova a lavorare spesso in regime di part-time o come volontario con rimborso spese;
  3. Settore messo a dura prova dalla digitalizzazione in atto.

Qui abbiamo parlato di come diventare Mediatore culturale.

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