Lavorare in Banca: come fare, requisiti, stipendio

Lavorare in Banca: come fare, requisiti, stipendio

Vediamo come lavorare in banca, requisiti, mansioni, le migliori banche, lo stipendio, se conviene o meno lavorare in Banca.

Lavorare in Banca rappresenta da decenni l’ambizione di molti giovani, considerato un posto di lavoro sicuro, ben pagato, professionalizzato e rispettabile. Il sistema bancario italiano è tra i più solidi al mondo, e vantiamo tante banche di livello internazionale, con stockholders molto importanti.

Di seguito vediamo come lavorare in banca, quali sono i requisiti, le varie mansioni per cui candidarsi, le migliori banche dove presentare la propria candidatura, come lavorare in Banca d’Italia, lo stipendio. Infine, come sempre, tireremo le somme per stabilire se conviene o meno lavorare in Banca.

I requisiti per lavorare in Banca

Per lavorare in Banca è diventata ormai indispensabile la laurea, a differenza di qualche anno fa quando bastava anche un buon diploma “finito” acquisito con un voto alto. Sebbene spesso le banche indichino tirocini e stage rivolti ai diplomati o laureandi, finalizzati alla fine del percorso all’assunzione. Se il candidato si rivela ovviamente idoneo. Inoltre, per alcuni profili più importanti, viene anche richiesto un Master o un corso post-laurea.

Tra le lauree principalmente richieste troviamo Economia, Scienze bancarie, Giurisprudenza e Scienze politiche. Per alcuni profili specifici, che si occupano di altri ambiti – come la cybersicurezza, i sistemi informatici o la parte comunicativa e promozionale – possono essere richieste anche lauree non giuridico-economiche, come Informatica, Comunicazione o Marketing.

In linea di massima possono essere utili per candidarsi:

  • conoscenze in economia, ragioneria e contabilità;
  • propensione al calcolo e al problem solving;
  • conoscenza delle lingue straniere, soprattutto l’inglese e il linguaggio tecnico in lingua straniera;
  • conoscenza dei principali strumenti informatici;
  • capacità di lavorare in team;
  • capacità di coordinamento per i ruoli di maggiori responsabilità;
  • buona gestione dello stress;
  • empatia, specie per le mansioni a contatto con il pubblico (la classica figura del consulente per famiglie, privati, investitori istituzionali);
  • varie ed eventuali.

Quali sono i profili richiesti dalle Banche

Vediamo quali sono i profili maggiormente richiesti dalle Banche.

Cassiere di banca: requisiti, mansioni e stipendio

Mansione piuttosto delicata, che combina il rapporto diretto con il cliente privato con la contabilità interna della filiale.

Tra le principali mansioni di un cassiere di banca troviamo:

  • assistenza ai clienti;
  • bonifici e prelievi;
  • gestione degli assegni, cambio delle valute;
  • apertura e chiusura dei conti correnti.

Per svolgere il lavoro di cassiere o sportellista, generalmente serve una laurea in Scienze Politiche, Giurisprudenza o Economia.

Riguardo ai requisiti, deve essere dotato di precisione, attenzione al particolare, capacità di lavorare in autonomia. Come immaginabile, non deve mancare una profonda conoscenza delle materie economiche.

Infine, riguardo lo stipendio di un cassiere di banca, la media è di circa 2.100 euro al mese.

Promotore finanziario: mansioni, requisiti e stipendio

Il ruolo di consulente finanziario è relativamente recente. Per quanto già esistesse negli anni ’90, è stato maggiormente istituzionalizzato nel corso degli anni zero del 2000. In particolare con la direttiva europea MIFID (Markets in financial instruments directive), emessa nel 2004 e recepita dall’Italia nel 2007. A cui hanno fatto seguito successive MIFID (II e III).

E’ colui o colei che all’interno della Banca ha un rapporto diretto con il cliente, proponendo soluzioni ad esso conveniente in termini di conti correnti, investimenti, fondi pensionistici, assicurazioni, ecc. Inoltre, esistono generalmente tre tipologie di consulenti finanziari:

  1. destinati a famiglie (il cosiddetto family banker), coppie o single;
  2. destinati a professionisti, imprenditori, commercianti, ecc.
  3. destinati agli investitori istituzionali (ovvero i grandi investitori) e investitori retail (al dettaglio, ovvero i piccoli investitori).

Quanto ai requisiti, il promotore finanziario deve necessariamente aver conseguito una laurea in Giurisprudenza o Economia, ma spesso viene richiesto anche un Master. Inoltre, occorre essere iscritto all’APF, Albo dei promotori finanziari, e rispettare i requisiti di onorabilità e professionalità.

Anche qui parliamo di una figura che viaggia su due binari: competenza su mercati e prodotti finanziari da un lato, forte empatia e predisposizione ai rapporti personali dall’altro.

Infine, vediamo quanto guadagna un promotore finanziario. Generalmente, lo stipendio si compone di due parti:

  • una parte fissa, che sarebbe lo stipendio minimo di base;
  • una parte variabile, legata ai risultati di rendimento: quanti più contratti riesce a far sottoscrivere ai clienti, più aumenteranno le sue provvigioni.

Potrebbe sia lavorare come dipendente della banca, sia come libero professionista con Partita Iva. In linea di massima, si parte da 1.300 euro e si possono superare anche i 2.000 euro al mese se si è particolarmente in gamba. E’ la mansione “più a rischio” poiché se non produce risultati sul lungo periodo, la banca potrebbe poi tenerne conto.

Consulente del credito: mansioni, requisiti e stipendio

Il consulente del credito si occupa della raccolta documentale delle pratiche di finanziamento, mutuo e cessione del credito. Anche qui parliamo di un Giano bifronte: da un lato esperto di prodotti finanziari, dall’altro dotato di empatia e predisposizione ai rapporti con gli altri.

Anche qui occorre essere iscritti a un apposito elenco, ovvero all’Organismo degli Agenti e dei Mediatori (OAM) e possedere una laurea in Economia, Giurisprudenza o Scienze politiche. In taluni casi, potrebbe anche bastare un un diploma di scuola secondaria superiore in Ragioneria conseguita con un voto alto.

Per quanto concerne lo stipendio, la media è di circa 1.700 euro al mese.

Analista del credito: requisiti, mansioni e stipendio

L’analista del credito è colui che ha la responsabilità di dare l’assenso definitivo alle pratiche di mutuo e, di conseguenza, alla concessione del credito. Prende in esame criteri qualitativi e quantitativi, analizzando il profilo di rischio per la banca, l’affidabilità creditizia del cliente e tutti gli elementi che possono essere un rischio per l’ente creditizio per cui lavora.

I requisiti che deve avere è una capacità di visione a 360°, conoscenze giuridico-economiche.

Veniamo allo stipendio: parliamo di una media mensile che si aggira attorno ai 2.400 euro.

Trader bancario

La banca è diventata sempre di più soggetto attivo sul mercato finanziario, un investitore che deve calcolare rischi e benefici di ogni operazione. Lo fa attraverso il trader bancario,una figura che ha elevate competenze economico-finanziarie, acquisite tramite una laurea, ma gli istituti di credito più importanti possono arrivare a richiedere anche un Master e una precedente esperienza presso società di trading o altra istituzione finanziaria.

Il trader bancario si occupa dell’acquisto e della vendita di strumenti finanziari. Per riuscire in ciò deve possedere una conoscenza approfondita dei mercati finanziari, delle tecniche di analisi dei dati e dei modelli matematici.

Occorre poi fare un distinguo tra trader e broker bancario, facilmente confondibili:

  1. trader: compie operazioni in borsa e nei mercati finanziari, attraverso l’acquisto o la vendita di prodotti;
  2. broker: intermediario che ha il compito di organizzare transazioni tra un acquirente e un venditore in cambio di una commissione.

Un trader bancario può lavorare sia come dipendente che come libero professionista, attraverso Partita Iva. Nel secondo caso, avrà un pacchetto di clienti da gestire.

Lo stipendio medio di un trader bancario viene stabilito intorno a 42.500 € all’anno. In caso di trader bancario di successo, può guadagnare anche oltre 50mila euro annui.

Per lavorare in Banca serve la laurea?

Non è obbligatorio, ma ormai viene considerato un requisito indispensabile. Come spiegato, anche un diploma conseguito con un voto alto può essere sufficiente, soprattutto per entrare come stagisti o tirocinanti e sperare in una futura assunzione e carriera in banca.

Così come la stessa laurea potrebbe non bastare, con la richiesta di Master o corsi post-laurea di perfezionamento. Dipende molto dal livello di importanza dell’istituto di credito in questione e dalla mansione da svolgere.

Spesso, sono le stesse banche a organizzare Master o corsi post-laurea, sempre finalizzati a una futura assunzione di parte degli iscritti.

Quali sono le migliori banche italiane a cui presentare la candidatura?

Ecco un elenco tra le banche migliori in Italia a cui presentare la candidatura. Il link riporta direttamente alle apposite sezioni:

Come cercare lavoro in Banca

Oltre a riferirsi all’elenco prima esposto, che comunque non è esaustivo, potreste fare una semplice ricerca su Google digitando “offerte lavoro Banca“, dove appariranno piattaforme per annunci di lavoro serie ed affidabili come Indeed o LinkedIn, ma anche gli annunci delle singole banche.

Per facilitare la ricerca, lasciamo di seguito i due link con landing page diretta alla ricerca delle due piattaforme succitate:

Come lavorare in Banca d’Italia

La Banca d’Italia è la banca centrale della Repubblica italiana. Un istituto di diritto pubblico, regolato da norme nazionali ed europee. Fa parte dell’Eurosistema, composto dalle banche centrali nazionali dell’Eurozona e dalla Banca centrale europea. Fa parte di conseguenza del Sistema europeo di banche centrali.

Vanta quasi 7mila dipendenti e vigila sulle altre banche nazionali nonché sulla Borsa di Milano di concerto con la CONSOB.

La Banca d’Italia, detta anche Bankitalia, assume tramite concorsi o selezioni pubbliche. Dunque per candidarsi occorre prestare attenzione a quando sono banditi bandi di concorso o selezioni di personale.

Per maggiori info riguardo i requisiti richiesti e le procedure di selezione, rimandiamo alla pagina ufficiale della Banca d’Italia. Alla stessa, è anche possibile accedere ad altre sezioni relative ai tirocini, Borse di studio, Borse di ricerca, ecc.

Quali sono gli stipendi quando si lavora in Banca

Come visto, gli stipendi sono piuttosto interessanti ma dipendono anche dal ruolo ricoperto. Si va dallo stipendio di impiegati di banca, come i cassieri e gli sportellisti, che percepiscono uno stipendio netto mensile di circa 1300 €, fino agli stipendi di trader e broker che può anche arrivare a superare i 50mila euro all’anno con le provvigioni.

Conviene lavorare in Banca? Vantaggi e svantaggi

Vediamo quali sono i Pro e i Contro di lavorare in una Banca.

👍🏻Vantaggi

  • Lavoro ben retribuito;
  • Tanti profili diversi, che possono rispondere ad attitudini diverse: dal mero back office al front office fino al trading sul mercato;
  • Buone prospettive di carriera e di miglioramento professionale.

👎🏻 Svantaggi

  • Lavoro delicato e di grande responsabilità, a prescindere dal profilo;
  • Occorre grande attenzione, precisione e concentrazione;
  • Non è facile essere assunti a tempo indeterminato e con stipendio fisso, si tende più al lavoro a provvigione e a collaborazioni esterne tramite Partita Iva.

Qui abbiamo parlato di come lavorare in un Apple store.

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