Latina è un comune italiano di 126 478 abitanti, capoluogo dell’omonima provincia nel Lazio. Fondata col nome di Littoria durante il ventennio fascista e inaugurata il 18 dicembre 1932, è una delle più giovani città d’Italia. L’attuale nome lo ha assunto il 7 giugno 1945, con il crollo del regime fascista. Un tentativo di cancellare la storia, ma invano, in quanto il centro della città rievochi insistentemente l’ideologia fascista.
Latina storia
Negli iniziali progetti di bonifica il fascismo aveva previsto per l’Agro pontino uno sviluppo esclusivamente rurale, senza la nascita di nuovi centri urbani di notevoli dimensioni. Presto però il commissario governativo per la bonifica, Valentino Orsolini Cencelli, si rese conto che i preesistenti comuni di Cisterna e Terracina erano insufficienti a coprire le esigenze dei pionieri.
Il progetto di un nuovo centro amministrativo puntò quindi sulla località del “Cancello del Quadrato”, dove sorgevano già piccoli insediamenti. La prima pietra della nuova città, il cui progetto era curato secondo i canoni dell’architettura razionalista da Oriolo Frezzotti,[6] venne posta il 30 giugno del 1932, nel totale silenzio dei giornali italiani come aveva disposto lo stesso Mussolini, fortemente contrario al progetto.
La stampa estera, al contrario, esaltò la costruzione di Littoria dedicando ad essa ampi articoli. Mussolini cambiò idea e il 18 dicembre dello stesso anno partecipò alla solenne cerimonia d’inaugurazione. La nascita della nuova città fece il giro del mondo.
Il territorio comunale fu creato ricavandolo in larga parte da quello dell’attuale Cisterna di Latina (all’epoca “Cisterna di Roma” e dal 1935 “Cisterna di Littoria”), ma anche dai comuni di Nettuno e Sezze. Littoria fu eretta a capoluogo della neonata provincia nel 1934.
La propaganda fascista sfruttò l’opera della bonifica e la inserì all’interno della “battaglia del grano” per combattere la crisi economica successiva all’autarchia. Mussolini si recava spesso nelle ex paludi e sono note le immagini propagandistiche di Mussolini che si mostra intento a lavorare il grano a torso nudo, insieme ai coloni.
Il comune di Littoria fu popolato con l’immigrazione massiccia di coloni soprattutto veneti, friulani, emiliani e romagnoli, oggi denominati nell’insieme comunità venetopontine, ai quali furono consegnati i poderi edificati dall’Opera Nazionale Combattenti, similmente a quanto operato nei limitrofi comuni della pianura.
Negli anni del dopoguerra, ha vissuto lo stesso destino di tante grandi città italiane. Boom economico, industrializzazione, boom demografico, poi la crisi industriale. Politicamente, è stata per decenni feudo della corrente andreottiana della Dc fino al 1993. Quando alle prime elezioni dirette del Sindaco, vinse a sorpresa il candidato del Movimento Sociale Italiano, Ajmone Finestra, ex repubblichino condannato a morte dallo Stato Italiano per i crimini da lui commessi nel periodo 1943-45 e poi amnistiato.
Latina cosa vedere
Cosa vedere a Latina? Principalmente, gli edifici realizzati in epoca fascista. Piazza del Popolo (Piazza del Littorio all’epoca della fondazione), sede del municipio con la caratteristica Torre Civica e la cosiddetta fontana della Palla al centro. Su un lato della piazza si sviluppa invece il porticato dell’Intendenza di finanza. L’altra piazza è Piazza della Libertà (Piazza XXIII Marzo all’epoca della fondazione), sede della Prefettura.
Piazza del Popolo è tagliata dal Corso della Repubblica che lambisce Piazza San Marco (Piazza Savoia alla fondazione), su cui si affaccia la cattedrale di San Marco, realizzata sulla falsariga di una basilica romanica con il porticato e le vetrate artistiche. La scelta di dedicare la chiesa all’evangelista patrono di Venezia fu dovuta all’origine veneta dei primi abitanti della città. Sulla stessa piazza il Museo civico Duilio Cambellotti nell’edificio dell’Opera Nazionale Balilla.
Altro edificio caratteristico della città di fondazione è il palazzo delle Poste di Angiolo Mazzoni che progettò anche la Stazione ferroviaria. L’edificio delle Poste, situato in Piazzale dei Bonificatori (Largo XXVIII Ottobre all’epoca della fondazione), è una delle opere più conosciute di Mazzoni che conciliava l’architettura razionalista con richiami all’avanguardia futurista.
Piazza Roma è invece caratterizzata da condomini di impianto futurista realizzate nei primi anni Quaranta.
Palazzo M, oggi sede del comando provinciale della Guardia di Finanza, è una costruzione voluta dal fascismo dalla caratteristica che ricalca la forma della lettera “M”, iniziale di Mussolini.
Nel Palazzo della Cultura, in Viale Umberto I, si trova la Galleria civica d’arte moderna e contemporanea di Latina, originariamente istituita nel 1937 con il nome di Pinacoteca di Littoria. La collezione, in parte dispersa nel periodo terminale della seconda guerra mondiale, è stata ricostituita ed ampliata e contiene dipinti di artisti dal XIX al XXI secolo.
Riguardo i siti culturali, si ricordano i resti della scomparsa città di Satrico, situata vicino a Le Ferriere, e alcuni ruderi di Tripontium (Tor Tre Ponti) e del Forum Appii (Borgo Faiti).
Non mancano aree naturali: nel territorio comunale ricade l’estremo settentrionale del Parco nazionale del Circeo, in particolare l’intero Lago di Fogliano. Di notevole importanza naturalistica il tumuleto della duna litoranea, una barriera sabbiosa naturale alta alcuni metri, parallela alla linea di costa e adiacente alla spiaggia che si estende fino al lungomare di Sabaudia; sulla stessa cresce una particolarissima vegetazione costituita da piante resistenti a condizioni climatiche estreme, quale elevata salinità e scarsità idrica.
Nella città di Latina è possibile trovare 3 parchi: il Parco Falcone Borsellino (ex Parco Arnaldo Mussolini), il Parco Santa Rita, il Parco San Marco e l’Indianapark.
Cosa penso di Latina
A Latina ci sono stato una sera durante una vacanza a Sabaudia. Esteticamente è una esaltazione del razionalismo fascista, quindi, per chi non ne conosce la storia o parte prevenuta, può non piacere o essere trovata brutta. A me è piaciuto molto il centro. Inoltre, l’ho trovata molto ordinata e decorosa. Sebbene fosse il 15 agosto e una riprova andrebbe fatta nei giorni normali della settimana. Per vedere come regge al ritmo selvaggio dei nostri centri urbani.