La Sardegna frena l’installazione di nuovi nuovi impianti eolici e fotovoltaici a tutela delle aree protette

La Sardegna frena l’installazione di nuovi nuovi impianti eolici e fotovoltaici a tutela delle aree protette

Il consiglio regionale della Sardegna ha deciso di sospendere l’installazione di nuovi impianti per difendere le zone sensibili.

Nonostante le servitù militari e la vicina Francia che prova a rubare metri di mare, la Sardegna cerca di difendere sempre il proprio territorio dalla speculazione edilizia ma anche dall’ecologismo tabelano di questi anni.

E così, il consiglio regionale ha deciso di sospendere per 18 mesi l’installazione di nuovi impianti di energia rinnovabile, con l’obiettivo di preservare il paesaggio e garantire uno sviluppo sostenibile.

Si tratta della Legge Regionale n. 5/2023, pubblicata il 4 luglio, che introduce misure urgenti per evitare danni irreversibili al territorio, bloccando la costruzione di impianti eolici e fotovoltaici.

Vediamo in quali aree e com’è la situazione energetica sull’isola.

Quali aree la Sardegna vuole precludere dall’installazione di nuovi impianti

Come riporta Pronto bolletta, le aree che l’isola vuole tutelare dall’installazione di nuovi impianti sono:

  • aree naturali protette;
  • zone umide di importanza internazionale;
  • aree agricole e a rischio idrogeologico;
  • territori a meno di 7 km da beni culturali;
  • fascia di 300 metri dalla battigia;
  • zone gravate da usi civici e di interesse archeologico;
  • aree montuose sopra i 1.200 metri sul livello del mare;
  • parchi e riserve nazionali o regionali;
  • territori coperti da foreste e da boschi.

Com’è lo stato dell’energia in Italia

La Sardegna, per le sue caratteristiche morfologiche, ha grandi potenzialità riguardo le rinnovabili. Ma anche molte aree da tutelare. Del resto, gli impianti fotovoltaici ed eolici danno anche adito a speculazioni economiche non da poco e interessi soggiacenti.

Attualmente, il 75% dell’energia prodotta sull’isola è ancora basata su fonti fossili, con il carbone che copre il 33% e il gas naturale il 34%.

Le fonti rinnovabili hanno un peso minore: l’energia eolica rappresenta il 13%, il fotovoltaico il 9% e l’idroelettrico solo il 3%.

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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