LA GERMANIA NON E’ UN PAESE PER VECCHI, ANZIANI IN FUGA O DEPORTATI NEI PAESI DELL’EST

NEL PAESE TEDESCO IL WELFARE COSTA TROPPO E NON BASTA PER TUTTI
 Il Guardian ha parlato senza mezzi termini di deportazione. Un triste fenomeno confermato dagli stessi addetti ai lavori. Parlo del fenomeno in atto da alcuni anni in Germania, che vede sempre più anziani finire in centri di cura o case di riposo di altri Paesi europei, specie quelli dell’est. Ma non mancano perfino quelli asiatici. Il welfare tedesco non sarebbe infatti più in grado di assicurare servizi a tutti gli anziani, e quelli esistenti sarebbero troppo elevati. Dunque molti sono costretti a passare gli ultimi anni della propria vita o a farsi curare altrove.

LO STUDIO DEL GUARDIAN – I pensionati sono mandati nelle case di cura dell’Europa orientale e dell’Asia, respinti dall’austerità verso una ‘deportazione disumana’. Un numero crescente di tedeschi anziani e malati sono mandati all’estero in centri di riabilitazione per cure a lungo termine a causa dell’aumento dei costi e del calo degli standard in Germania . Questo movimento, che ha visto migliaia di tedeschi in pensione sistemati nelle strutture dell’est Europa e in Asia, è stata aspramente criticata dalle organizzazioni del welfare, che l’hanno definita una “deportazione disumana”.
The Guardian ha parlato con dei pensionati tedeschi bisognosi di assistenza a lungo termine che vivono nelle strutture in Ungheria, Grecia e Thailandia, alcuni dei quali hanno detto che erano lì per scelta, perché i costi erano più bassi – in media da un terzo a due terzi in meno dei prezzi tedeschi – e perché percepivano migliori standard di cura.
Ma altri erano lì evidentemente a malincuore.
The Guardian ha trovato anche una varietà di operatori del settore dell’assistenza sanitaria che stanno mettendo su o semplicemente stanno per aprire all’estero delle case dedicate alla cura dei tedeschi anziani, in quello che nel settore viene percepito chiaramente essere un mercato in crescita e altamente redditizio.
APPRODANO PERFINO IN THAILANDIA E NELLE FILIPPINE – Il Sozialverband Deutschland (VDK), un servizio consultivo tedesco socio-politico, ha detto che un numero crescente di tedeschi non è in grado di sostenere i costi di una casa di riposo nel proprio paese e questo costituisce un grave “campanello di allarme”. Ha chiesto un intervento politico. “Semplicemente non possiamo permettere che coloro che hanno costruito la Germania fino a renderla ciò che è, che ci hanno dedicato tutta la vita, ora siano espulsi” ha detto il presidente di VdK, Ulrike Mascher. “E’ una cosa disumana.”
I ricercatori hanno stimato che nel 2011 circa 7,146 pensionati tedeschi vivevano in case di riposo in Ungheria. Più di 3.000 stavano in case di riposo nella Repubblica Ceca, e più di 600 in Slovacchia. Ce n’è anche un numero imprecisato in Spagna, Grecia e Ucraina. Anche la Thailandia e le Filippine ne attirano un numero crescente.
Secondo il federal bureau of statistics tedesco, attualmente più di 400.000 anziani non sono in grado di permettersi una casa di cura tedesca, una cifra in crescita di circa il 5% l’anno. I motivi sono l’aumento dei costi dell’assistenza domiciliare – che in media va dai € 2,900 ai € 3,400 al mese – le pensioni stagnanti, e il fatto che le persone che invecchiano con tutta probabilità hanno sempre più bisogno di cure.
Di conseguenza, le assicurazioni pubbliche o Krankenkassen che compongono il sistema di assicurazione sociale tedesca stanno apertamente discutendo di prestare i loro servizi in case di cura all’estero, secondo un modello finanziario sostenibile a lungo termine. In Asia, e nell’Europa orientale e meridionale, la retribuzione delle badanti e le altre spese come la lavanderia, la manutenzione e non meno importante i costi dei terreni e dell’edilizia, spesso sono molto più bassi.
LA MANCANZA DI UNA LEGISLAZIONE– Oggi, il diritto dell’Unione europea impedisce alle assicurazioni pubbliche di firmare contratti direttamente con le strutture all’estero, ma una modifica è probabile, dal momento che i legislatori sono costretti a trovare il modo di rispondere all’invecchiamento della popolazione europea.
La mancanza di una legislazione non ha fermato i pensionati o le loro famiglie dallo scegliere delle case di cura straniere, se le pensioni possono coprire i costi. Ma i critici hanno espresso delle preoccupazioni particolari per i pazienti con demenza, per il fatto che sono mandati all’estero nell’dea che non siano in grado di apprezzare la differenza.
I RISCHI PER CHI SOFFRE DI ALZHEIMER– Sabine Jansen, capo della Società tedesca per l’Alzheimer, ha detto che spesso l’ambiente e il linguaggio sono di fondamentale importanza per i malati di demenza che cercano di aggrapparsi alla loro identità.
“In particolare, le persone affette da demenza possono trovare difficoltà a orientarsi in una cultura completamente diversa, con un linguaggio diverso, perché vivono in gran parte nel vecchio mondo dei loro ricordi” ha detto. Con la popolazione della Germania che dovrebbe ridursi da 82 milioni a circa quasi 69 milioni entro il 2050, si prevede che uno su 15 – circa 4,7 milioni di persone – avrà bisogno di cure, ovvero il problema di fondo è solo destinato a peggiorare.
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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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