L’inferno è una delle tre cantiche che costituiscono la Divina commedia (nome originale Comedia), opera ideata tra il 1304/07 e il 1321 da Dante Alighieri, durante gli anni del suo esilio in Lunigiana (dove oggi sorge La Spezia, Liguria) e Romagna. Le altre due cantiche sono Purgatorio e Paradiso.
La Divina Commedia, scritta in volgare fiorentino, è composta da 33 canti (tranne l’Inferno, che contiene un ulteriore canto proemiale) per ogni cantica, formati da un numero variabile di versi, fra 115 e 160, strutturati in terzine.
Dante narra di un viaggio immaginario mediante il quale attraversa appunto i tre gironi dell’al di là. Guidato nell’Inferno e nel Purgatorio da Virgilio e nel Paradiso da Beatrice. La meta finale sarà la visione della Trinità.
Si può dire che la cantica più emozionalmente coinvolgente sia senza dubbio proprio la prima, l’Inferno. Dove Dante colloca molti personaggi politici del suo tempo o del suo recente passato, anche coloro rei di averlo in qualche modo danneggiato. Il caso più clamoroso è quello di Celestino V, colui che “colui che fece per viltade il gran rifiuto“.
Se molte di queste cose in tanti le conoscono già, in pochi invece sanno che esiste un film muto del 1911 ispirato proprio all’Inferno. Più precisamente, alle illustrazioni di Gustave Doré che si ispirò a sua volta alla Divina Commedia.
La pellicola costituisce in realtà un mediometraggio, dato che dura circa un’ora ed è muto. Ma visto oggi ci restituisce ancora tutta la sua potenza e inquietitudine.
L’Inferno film del 1911 trama
Come riporta Wikipedia, L’Inferno è stato diretto da Francesco Bertolini, Giuseppe De Liguoro e Adolfo Padovan.
Dopo la prima versione del 1909, fu rimaneggiato e integrato con una versione più estesa che includeva Purgatorio e Paradiso e presentato negli Stati Uniti. Composto da 54 scene, come detto è ispirato alle illustrazioni di Gustave Doré. Si parte dalla selva oscura “dove la retta via era smarrita” dove Dante incontra Virgilio, e con lui inizia il percorso tra i gironi e le Malebolge, dove incontra tutti i celebri personaggi del poema: Minosse, Paolo e Francesca, Farinata degli Uberti, Pier della Vigna, ecc.
Nella Caina ascoltano la storia del Conte Ugolino, per poi vedersi apparire la maestosa figura di Lucifero con tre teste, prima di riuscire “a riveder le stelle“.
Nel film appaiono tutte le descrizioni fatte da Dante: dai lussuriosi trascinati dalla bufera (sovrimpressione) a Maometto che compare con un petto squarciato (il che ha anche messo a rischio attentati Ravenna, dove risiede la tomba di Dante), ed ancora la testa staccata di Bertran de Born, fino alla trasformazione dei ladri in serpenti.
Tra le tecniche utilizzate troviamo inquadrature ricercate e la cosiddetta “doppia esposizione“, che nel montaggio consiste nella creazione di un’immagine attraverso la sovrapposizione di più immagini ottenute in diverse esposizioni. Solitamente viene usata per creare immagini “spettrali“.
L’inferno: storia del film muto del 1911
Il film, prodotto da Milano Films e proiettato per la prima volta a Napoli, è costituito da 5 bobine e nell’anno di uscita subì la concorrenza di un film omonimo in chiave erotica e meno colossale, distribuito dalla Helios film.
L’inferno è stato il primo ad ottenere l’iscrizione nel pubblico registro delle opere protette, nonché il primo a sfruttare un nuovo tipo di distribuzione inventato da Gustavo Lombardo: in pratica, ad essere cedute non sono le copie o il noleggio, ma la cessione dei diritti in esclusiva per ogni paese che ne chiedeva la visione. Del resto, la pellicola ha ottenuto un ottimo successo anche all’estero e di recente è stato più volte oggetto di restauro. Ultimo con una colorazione rossa che ben dà la concezione delle ambientazioni infernali, nonché una risoluzione in 4k.
Ad oggi si può dire che, ad un secolo e passa di distanza dalla sua uscita, rappresenti ancora l’opera cinematografica più fedele sulla Divina Commedia di Dante.
L’inferno, cast del film del 1911
Ad interpretare Dante Alighieri è Salvatore Papa, mentre Arturo Pirovano veste i panni di Virgilio. Anche Giuseppe De Liguoro figura come attore, nei panni di Farinata degli Uberti, Pier della Vigna, Ugolino della Gherardesca.
Completano il cast:
- Attilio Motta: Lucifero
- Emilise Beretta
- Augusto Milla
Dove vedere L’Inferno del 1911
Ad oggi, per quanti sono abbonati a Amazon Prime Video, possono guardarlo a questo link. Ma è anche visibile su Youtube: