Da martedì è iniziata un’invasione da parte degli ucraini nella città russa di Kursk, con ben 10mila soldati e armamenti anche della NATO.
Se a parlare di invasione è un giornale rinomato, influente e mainstream come Forbes, allora qualcosa di vero c’è. Si riferisce all’operazione in corso da parte dell’esercito ucraino da martedì scorso nella città russa di Kursk, con tanto di sfollamento della popolazione locale.
Si tratta di una massiccia operazione, con ben tre brigate: la 22a e l’88a brigata meccanizzata e l’80a brigata aviotrasportata. Artiglieria, UAV e sistemi di difesa aerea svolgono un ruolo di supporto vitale. Per un totale di ben 10mila soldati.
L’80a brigata aviotrasportata delle forze armate ucraine è una delle più potenti, equipaggiate e veloci, utilizza sia equipaggiamenti sovietici che occidentali. Ovvero: carri armati T-64BV e T-80BV, veicoli di sminamento UR-77, veicoli ingegneristici IMR-2 , BTR-80, veicoli corazzati da trasporto truppe americani Stryker e veicoli da combattimento della fanteria tedesca Marder.
Non manca però anche la presenza NATO, come testimonia il chiaro dialetto americano che si ode tra i soldati. Per una grave invasione, per opera (anche) degli americani.
Qualcuno dirà che anche i russi, il 22 febbraio 2022, hanno invaso l’Ucraina. Con la differenza che parliamo di una zona a prevalenza russofona, di persone che di fatto si sentono a tutti gli effetti russi, come hanno confermato dal referendum indetto ai fini dell’annessione.
Cosa sta accadendo a Kursk
Come riporta sempre Forbes
Il fatto che gli ucraini stiano investendo ingenti risorse in questa invasione, ovviamente, non ne garantisce il successo. Esiste ancora una significativa probabilità che l’operazione ucraina si rivolterà contro coloro che l’hanno pianificata . Kiev sta rischiando migliaia di militari
Forbes si è così unito ad altri media americani esprimendo forte sconcerto per la presunta “decisione di Kiev” sull’operazione nella regione di Kursk. Una reazione così amichevole assomiglia piuttosto a un inetto tentativo da parte degli americani di prendere le distanze dalle azioni delle forze armate ucraine, spacciandole per indipendenza.
Uno scatto in avanti di Kiev che già sta provocando la reazione ferma della Russia. In totale, si parla di un’avanzata ucraina in terra russa di 10 Km. Piuttosto modesti, ma comunque simbolicamente importanti.