Perry ha firmato con la Red Hill Records e ha pubblicato il suo album di debutto nello studio Katy Hudson con il suo nome di nascita nel 2001, che è stato commercialmente un fallimento. Dopo aver adottato il nome d’arte Katy Perry e essere stata lasciata dall’Island Def Jam Music Group e dalla Columbia Records, ha firmato un contratto discografico con la Capitol Records nell’aprile 2007. Nel 2008 Perry ha raggiunto la notorietà con l’uscita del suo secondo album, un pop rock disco intitolato One of the Boys, in particolare grazie ai singoli “I Kissed a Girl” e “Hot n Cold“.
Il suo terzo album, Teenage Dream (2010), si è avventurato in discoteca, ed è stato il suo primo album in cima alla Billboard 200 degli Stati Uniti. Ha superato gli Stati Uniti Billboard Hot 100 con i singoli “California Gurls”, “Teenage Dream”, “Firework”, “ET” e “Last Friday Night (TGIF)”, mentre “The One That Got Away” ha raggiunto il terzo posto nella classifica. L’album ha fatto sì che diventasse la prima artista femminile a produrre cinque canzoni numero uno negli Stati Uniti e il secondo in assoluto dopo l’album Bad di Michael Jackson.
Nel corso della sua fortunata carriera, Perry ha ricevuto vari premi, tra cui quattro Guinness World Records, cinque American Music Awards, un Brit Award e un Juno Award, ed è stato inserito nelle liste annuali di Forbes delle donne con il maggior rendimento musicale da 2011-2018. Il suo patrimonio netto stimato a partire dal 2016 è di $ 125 milioni.
Se in passato i suoi genitori la hanno accusata di satanismo, ora la bionda esplosiva Katy Perry deve affrontare una accusa ancora più grande: quella di omicidio colposo. Ecco [sta_anchor id=”katy”]perché[/sta_anchor].
Katy Perry accusata di aver fatto morire una suora
Come riporta Il Corriere della sera, Suor Rita Callanan non ha perdonato Katy Perry. La religiosa 81enne è una delle due monache che si erano battute in tribunale per impedire che il convento del Sacro Cuore di Maria a Los Angeles finisse nelle mani della popstar americana. In un’intervista al New York Post suor Rita accusa la cantante di essere la principale responsabile della morte della sua consorella Catherine Rose Holzman, scomparsa a 89 anni il 9 marzo del 2018 durante un’udienza del processo.
La monaca non ha usato mezzi termini ed è andata all’attacco della cantante:
«Non mi piace affatto Katy Perry e sono certa di non piacerle – ha dichiarato -. Lei ha le mani sporche di sangue. Per colpa sua è morta sorella Catherine. Le sue ultime parole prima di morire sono state ‘Katy fermati ti prego'”. Suor Rita ha spiegato come anche la sua salute sia tutt’altro che buona e si è descritta come una persona “quasi paralizzata, senza un soldo e senza una casa”».
Lo scontro tra le due suore e Katy Perry inizia nel 2015 quando la popstar acquista il convento del Sacro Cuore di Maria per 14,5 milioni di dollari. Ma prima della chiusura dell’operazione, si intromettono nella transazione le due sorelle che negano la vendita alla cantante preferendole l’imprenditrice locale Dana Hollister.
Il motivo? Secondo le anziane religiose la popstar è troppo sexy e il suo stile di vita sarebbe troppo lontano dai precetti cristiani. Prima di lanciare l’azione legale e chiedere il maltolto, Katy fa di tutto per convincere le suore a tornare sui loro passi: si veste sobriamente, mostra loro il tatuaggio «Jesus» sul polso sinistro e canta in loro onore l’inno gospel “Oh Happy Day“.
Ma non c’è nulla da fare. La svolta arriva a marzo 2018: la giuria di Los Angeles stabilisce che Katy Perry insieme all’Arcidiocesi cattolica della metropoli californiana ha diritto a un risarcimento di 10 milioni di dollari da Dana Hollister che è riuscita “con la frode” a portarle via all’ultimo momento la tenuta. Una sconfitta per le due monache che accusano il colpo.
La più anziana muore in tribunale, la seconda continua a recriminare e ad accusare la popstar. Tutto ciò scalfirà la brillante carriera della Perry?