Ecco chi è Kamala Harris, possibile prossima candidata al posto del ritirato Joe Biden.
Tanto tuonò che piovve, almeno per Joe Biden. Il quale, dopo varie gaffe, cadute, giochi al massacro mediatrici e pure un’infezione da Covid-19 (così stranamente puntuale, da sembrare finta o comunque indotta volutamente), ha deciso di fare quel tanto sudato passo indietro. Il nome più accreditato per sostituirlo è quello di Kamala Harris, sua Vice.
La Harris appare ai più una candidata, almeno apparentemente, troppo spostata a sinistra, oltre che pro-migranti. Al punto che, se in teoria dovrebbe arruffianarsi i voti di immigrati e musulmani (che invece avevano abbandonato Donald Trump) potrebbe invece allontanare il voto dei moderati e dei conservatori Dem. Oltre che degli indecisi.
Intanto, un endorsement importante è già arrivato, quello dei Soros. Che potrebbe poi aggiungersi a quello di altri colossi finanziari, come Black Rock e Vanguard.
Kamala Harris incassa il sostegno dei Soros
Alexander Soros, uno dei cinque figli di George (colui che nel 1993 mise in atto una tempesta finanziaria che affossò il nostro paese), ha pubblicato un post su X che conferma, semmai ce ne fosse bisogno, il sostegno di questa potente famiglia verso Kamala. Del resto, i Soros, attraverso il loro famigerato filantropismo, speculano non poco sull’immigrazione. A tale scopo, hanno fondato nel 2012 la Alexander Soros Foundation.
Alex ha postato su X il suo endorsement verso la Harris, scrivendo:
È tempo per tutti noi di unirci attorno a Kamala Harris e battere Donald Trump. È la candidata migliore e più qualificata che abbiamo. Lunga vita al sogno americano!
Ecco il post originale:
Chi è Kamala Harris
Quando 4 anni fa fu rivestita del ruolo di candidata come Vice di Joe Biden, definimmo la Harris una “luna nera”. Qui potete leggere l’articolo intero.
In questa sede ricordiamo solo qualche punto critico essenziale della sua biografia, che i media progressisti e radical chic non vi diranno mai:
- ricorso contro una sentenza di un tribunale che giudicò incostituzionale la pena di morte
- bocciatura dell’obbligo di body cam sulle uniformi della polizia di Stato
- celebre niet alle operazioni di cambio di sesso richieste dai detenuti transgender
- Gli antirazzisti più intransigenti hanno accusato Kamala di aver penalizzato la comunità nera. E pure il quotidiano progressista per eccellenza, il New York Times, la accusò di essere stata troppo spesso “dalla parte sbagliata della storia” in un articolo del 17 gennaio 2019 firmato da Lara Bazelon, docente di legge californiana
- Aveva una posizione incoerente sull’assistenza sanitaria , che ha anche reso gli elettori scettici. Sebbene abbia affermato di aver sostenuto l’abolizione dell’assistenza sanitaria privata durante un precedente municipio, in seguito ha negato la sua dichiarazione e ha affermato di aver sentito male la domanda. Alla fine ha rilasciato un piano di assistenza sanitaria che includeva ancora un’assicurazione sanitaria privata
- viene accusato di non aver fatto abbastanza per affrontare la brutalità della polizia mentre era procuratore generale, soprattutto dopo che si è rifiutata di indagare sulle sparatorie della polizia di due uomini di colore nel 2014 e nel 2015
- non ha sostenuto un disegno di legge del 2015 nell’assemblea statale. ciò avrebbe richiesto al procuratore generale di nominare un procuratore speciale specializzato nell’uso della forza mortale da parte della polizia
- a ritardato la sua approvazione per Biden fino all’8 marzo, quando non c’erano più donne in gara e la sua nomina era innegabile. Sei giorni dopo le primarie della California, ha dato il suo sostegno a Biden e ha detto che era un leader che poteva ” unificare il popolo “
- il padre ha criticato il suo modo di parlare delle sue origini giamaicane, avendo alimentato lo “stereotipo fraudolento sullo giamaicano come un cercatore di gioia che fuma erba“. Ha detto che lui e la sua famiglia immediata desideravano “dissociarci categoricamente da questa parodia“
- prima delle elezioni la sua pagina Wikipedia è stata modificata oltre 400 volte, per renderlo più spendibile possibile per la causa.
Tutto questo prima che venisse realmente eletta come vice Biden. Ma una volta alla Casa bianca, non ha certo fatto nulla per migliorare la sua deludente aurea di paladina degli immigrati e degli ultimi. Anzi. Tra i primi provvedimenti, la conferma delle restrizioni riguardo i valichi di passaggio per gli immigrati dal Centroamerica, come riportammo qui.
Vedremo comunque alla fine se il Deep state la sceglierà realmente come candidata per il Partito democratico alle prossime elezioni presidenziali americane.