Jordan Bardella: un italiano fan di Salvini come erede dei Le Pen

Jordan Bardella: un italiano fan di Salvini come erede dei Le Pen

E’ giunta al termine in Francia l’Era dei Le Pen, che da oltre quarant’anni guidavano la destra sociale transalpina. Sfiorando anche tre volte la possibilità di diventare Presidente. Il loro erede sarà Jordan Bardella, figlio di immigrati italiani ed estimatore di Salvini.

A Marine Le Pen non è stato sufficiente cambiare nome del partito per cercare di rinnovarlo e dargli un nuovo appeal, che magari ottenesse anche voti dalla destra moderata, a sua volta in crisi di leadership e consensi. Tanto che sia loro che i socialisti si sono dovuti inventare un personaggio in laboratorio come Emmanuel Macron per scongiurare l’avvento al potere di Marine.

Del resto, i francesi sono così. Di fronte al pericolo che alla guida del paese ci finisse un Le Pen, votano in massa per il meno peggio. Oltre che per il succitato Macron, lo fecero anche vent’anni fa per Chirac contro Jean-Marie, papà di Marine e fondatore del Front National, e per Holland alla prima grande ascesa di sua figlia.

Il consenso intorno ai Le Pen era cresciuto molto negli ultimi vent’anni, perché anche in Francia la destra ha saputo incanalare il consenso dei meno abbienti, delle città in affanno, delle periferie dimenticate dal centro nobile.

Ma vediamo chi è Jordan Bardella, chiamato a rigenerare il Rassemblement National.

Chi è Joan Bardella

Come racconta LaRepubblica, Joan Bardella ha vinto con quasi l’85% dei voti contro Louis Aliot, sindaco di Perpignan ed ex compagno della Le Pen.

Gli inizi per lui non saranno facili, visto che il suo partito di recente è stato al centro di una aspra polemica: il deputato Grégoire de Fournas durante un dibattito in Parlamento si è rivolto a un collega nero urlandogli “torna in Africa”. Si tratta di Carlos Martens Bilongo, che era intervenuto sul “dramma dell’immigrazione clandestina“.

Per Bardella, insomma, c’è ancora molto da fare per un restyling del Rassemblement National. Nato a Drancy il 13 settembre 1995, europarlamentare dal 2019, si iscrisse al Front national all’età di 16 anni. Mentre nel dicembre 2015, quindi a soli vent’anni, è stato eletto consigliere regionale dell’Île-de-France e dal settembre 2017 – dopo la ristrutturazione del partito voluta da Marine le Pen in seguito alla sconfitta nelle presidenziali – è uno dei portavoce di Rn.

Da marzo 2018 è anche direttore generale di Génération Nation, l’ex Front national de la jeunesse, l’organizzazione giovanile del partito.

Bardella e il modello Salvini

IlSole24Ore ricorda invece le parole d’elogio di Jordan Bardella per Matteo Salvini, espresse nel 2019. All’apice del successo del segretario del Carroccio, quando la Lega conquistò il 34% dei voti alle europee, il suo massimo storico attuale.

Queste le sue parole:

È riuscito a dare fiducia al suo popolo, ha ridotto del 95% il numero di sbarchi di migranti, ha rifiutato il trattato di libero scambio con il Canada (…) è il candidato naturale per guidare i sovranisti europei

In effetti, anche il giovane leader di RN batte sempre sull’immigrazione, tuonando che

La Francia non dev’essere l’albergo del mondo. Il popolo di Francia è costretto a subire una politica migratoria che non ha scelto

dimenticando, o fingendo di dimenticare, che anche lui è figlio di immigrati, tra l’altro italiani, come ha ricordato nel suo discorso di insediamento:

Noi non eravamo francesi ma per amore della Francia lo siamo diventati. La mia famiglia era arrivata peregrinando dal nord dell’Italia negli anni Sessanta. La Repubblica francese ci ha riconosciuti come suoi figli

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