«Il ciclo non è un lusso». Questo è l’ultimo slogan partorito per parlare di una ingiustizia quasi tutta italiana: l’Iva sugli assorbenti al 22%. Un aggravio di costo, per un prodotto sanitario che in realtà andrebbe distribuito gratuitamente o quasi alle donne. Visto che le mestruazioni sono una condizione obbligatoria per il gentil sesso, eccezion fatta per chi patisce determinate patologie o ha superato una certa età.
Certo, parlare di assorbenti gratuiti è comunque una utopia. Visto che c’è una industria dietro, un profitto importante con le varie marche che ci sono sul mercato. E pensare ad una statalizzazione di tale tipologia di produzione sarebbe insostenibile.
Tuttavia, è anche vero che lo Stato ci mette del suo. Con una imposta sul valore aggiunto tra le più elevate previste. Una ingiustizia quasi simile a quella per i prodotti culturali, sui quali pure grava una Iva del 22%. Un suo abbattimento, al 10 o al 5 percento, darebbe anche maggiore ossigeno per la vendita di prodotti in difficoltà come libri, vinili, cd, ecc.
Tornando all’Iva sugli assorbenti, qualcosa nel 2019 in realtà ha iniziato a muoversi. Ma, come al solito, sa di beffa. Vediamo come si può risparmiare sull’Iva sugli assorbenti e cosa prevedono gli altri Stati nel Mondo.
Iva sugli assorbenti quando è ridotta
Nel novembre 2019, l’Iva sugli assorbenti (ribattezzata Tampon Tax) è stata portata dal 22 al 5 percento solo per una tipologia in particolare: quelli compostabili e biodegradabili.
Come riporta Vanity Fair, però, si tratta della solita beffa all’italiana. Infatti, si tratta dei prodotti più ecologici, ma anche quelli più costosi e pure meno facilmente reperibili in commercio.
Infatti, nei supermercati e negozi restano quelli più comuni ancora tassati al 22%, una delle aliquote, come vedremo di seguito, più alte in Europa.
Iva sugli assorbenti come funziona in altri Paesi
Come riporta Open, a partire dal 2007, l’Unione europea ha autorizzato gli Stati membri a modificare al ribasso la Tampon tax. L’Irlanda, paese già fiscalmente molto agevole, l’ha invece eliminata definitivamente.
Ecco la situazione negli altri Paesi Ue e nel Mondo.
Iva sugli assorbenti nei Paesi Ue
Tra i Paesi che fanno compagnia al nostro troviamo:
- Bulgaria al 20%
- Lituania, Lettonia e Repubblica Ceca al 21%
- Finlandia al 24%
- Svezia, la Croazia e la Danimarca al 25%
- Ungheria addirittura al 27%
In altri Stati dell’Ue, invece, la situazione è molto migliore:
- Grecia, Spagna e Austria al 10% circa
- Francia, Cipro e Regno Unito 5-5,5%
Iva sugli assorbenti nel resto del Mondo
Nel resto del Mondo, questi sono i Paesi che hanno azzerato l’Iva:
- Canada
- Australia
- alcuni Stati degli Usa
- India
- Malaysia
- Nicaragua
- Uganda
- Kenya
- Tanzania
- Trinidad e Tobago