Alle leggi aggiungiamoci pure la televisione, che negli ultimi mesi ha sdoganato il matrimonio gay: prima Raitre che ha mandato in onda diverse storie, inizialmente in seconda serata e poi nel Prime time; poi su Canale 5, dove a Uomini e donne è stato previsto “un trono” per i gay. Anche la trasmissione Undressed sul canale Nove, dove sconosciuti si incontrano per la prima volta su un letto in lingerie, presenta di tanto in tanto protagonisti gay e lesbiche. Ma in pochi però sanno che in Italia c’è anche una Madonna gay friendly. Vediamo perché e dove si trova.
La Madonna gay friendly di Montevergine
A sottolinearlo è Libero, che a sua volta ha attinto da Il fatto quotidiano. La “juta dei femminielli” è la processione che unisce famiglie “tradizionali” e omosessuali, etero, gay, trans, lesbiche, tutti insieme appassionatamente verso lo stesso santuario. Si festeggia la Candelora, la Madonna di Montevergine. Paesino che si trova in provincia di Avellino e dove si erge il santuario dedicato a Nostra signora. Il culto nasce da una leggenda antica: nell’anno 1256 Mamma Schiavona ha salvato la vita a due giovani omosessuali legati insieme a un albero, condannati – per il fatto di essere innamorati – a morire di sete e di freddo. Non solo, Montevergine era poi il luogo dove si riunivano i sacerdoti eunuchi di Cibele, la dea della natura. I Coribeanti vestivano abiti femminili e offrivano il loro sesso in dono alla divinità.
Montevergine, la Medjugorje italiana
Negli anni, la Madonna gay friendly di Montevergine è stata trasformata in un’ icona di apertura e tolleranza. Peccato che sia anche oggetto di qualche manifestazione di intolleranza. Qualche giorno fa la targa è stata imbrattata da teppisti omofobi che hanno scritto “Ricchioni pedofili“.
Avevo già sentito di questa Madonna, trovo giusto che ci sia anche per loro