Ma tornando alla crescita dell’Islam, vediamo quali sono i numeri dell’avanzata numerica e i motivi dietro a ciò. Ma anche come stanno messi i cristiani.
Islam: tra il 2010 e il 2050 i musulmani cresceranno del 73%
La crescita dei fedeli musulmani sarà così alta da superare quella della popolazione globale che è prevista dello 37% entro il 2050. Gli studiosi calcolano che tra il 2010 e il 2050 i musulmani cresceranno del 73%. Nel 2010 i musulmani nel mondo erano 16 miliardi mentre i cristiani contavano tra le loro fila 2,17 miliardi di persone. Ma la situazione cambierà già nel 2050 quando i fedeli delle due religioni saranno quasi alla pari: 2,75 miliardi i musulmani (30% della popolazione mondiale) e 2,92 miliardi i cristiani (31% della popolazione mondiale). Se la crescita continuerà di questo passo, dicono i ricercatori del Pew, l’Islam sarà maggioritario nel 2070.
Islam, i motivi della crescita
L’Islam è la religione con i fedeli più giovani: 23 anni in media nel 2010. Oggi è l’Indonesia il Paese con la più grande popolazione musulmana ma, secondo le previsioni del Pew center, tra 33 anni sarà sorpassato dall’India che conterà 300 milioni di seguaci di Allah. La crescita è dovuta al più alto tasso di fertilità che si registra tra gli islamici. In media una donna musulmana ha 3,1 figli contro i 2,3 degli altri gruppi religiosi.
Come stanno messi i cristiani
Stando sempre ai dati del Pew Reasearch Center, la crescita dei cristiani sarà di meno della metà rispetto a quella dei musulmani: il 35%. Ciò dovuto soprattutto alle nascite prossime allo zero nel Vecchio continente, dove la religione cristiana è più diffusa. Alleviata dalle nascite ancora alte in quei Paesi extraeuropei dove il cristianesimo è stato esportato: Sud America e Africa. Il dato curioso è invece la previsione di un calo di agnostici e atei. Contrariamente a quanto si possa pensare riguardo all’avanzata della secolarizzazione.
Cresce anche l’islamofobia
Lo scorso anno, infine, sempre il Pew Reasearch Center, ha individuato in Europa i Paesi con maggior tasso di islamofobia: Ungheria, Italia, Polonia e Grecia. Se vogliamo trovare una spiegazione a ciò, la si può trovare nel fatto che Italia e Grecia siano i Paesi che subiscono maggiori sbarchi dai Paesi mediorientali. La Polonia è invece un paese fortemente cattolico. Mentre l’Ungheria, apparentemente, non ha motivi geografici o religiosi di partenza. Sarà per il clima xenofobo che si respira da diversi anni in quello Stato, il quale ha portato anche alla realizzazione di un muro. Dimenticando che gli ungheresi nel dopoguerra sono scappati in massa dal loro paese.
Alla luce di queste statistiche, diventa necessaria la costruzione di un dialogo tra le religioni. Anche perché, numericamente, ai cristiani conviene parecchio…
Stanno già aguzzando il palo. Gli atei non sono tra le tre religioni del libro.