Internet Explorer goodbye: il browser nato “stanco” amato in Corea

Internet Explorer storia

Il 15 giugno scorso Microsoft ha annunciato la definitiva chiusura di Internet Explorer, storico browser nato nel 1995. Periodo nel quale il web faceva timidamente capolino ed era ancora lontano dalla diffusione e dall’uso inevitabile che vanta oggi.

Come riporta IlSole24Ore, Microsoft era già un colosso informatico, che aveva lanciato qualche anno prima il sistema operativo che avrebbe facilitato la diffusione dell’uso del Pc a livello di massa: Windows, giunto alla sua undicesima versione. Semplificandone l’utilizzo rispetto ai prodotti Apple. Mentre il suo co-fondatore Bill Gates, oggi guru pure della virologia, si apprestava di lì a qualche anno a diventare quasi interrottamente per un ventennio l’uomo più ricco del Mondo.

Il sostantivo “explorer” indicava la necessità di esplorare una novità, quella di internet appunto. Fu quindi deciso che quel nuovo strumento software, in grado di gestire il protocollo Http (Hypertext Tranfer Protocol), dando la possibilità di saltare qua e là su Internet attraverso i link, doveva essere fornito gratuitamente nelle versioni di Windows allora in commercio.

In realtà, Internet Explorer non è stato il primo browser in assoluto. Già esistevano Mosaic e Netscape Navigator. Ma proprio la scelta di incorporarlo in Windows rendendolo nativo, ne permise la diffusione e soprattutto il monopolio per diversi anni.

Tuttavia, quel browser iniziò dopo meno di dieci anni a perdere il suo primato. Apparve di fatto più lento rispetto ai browser della concorrenza. Anche meno accattivante in termini di funzioni. Ed in effetti, resta un mistero perché Microsoft non abbia mai preso provvedimenti in merito, limitandosi a continuare a darlo già integrato ai Pc windows. Tuttavia, gli utenti leggermente più preparati di informatica, scaricavano subito altri browser più veloci.
Nel 2003, per esempio, nacque Safari per i computer Macintosh. Un anno dopo, dalle ceneri di Netscape, nacque Mozilla di Firefox. E nel 2008, Google lanciò Chrome. In anni più recente è poi nato l’apprezzatissimo Brave.

Nel 2016 finalmente Microsoft decide di correre ai ripari, anche perché Bill Gates due anni prima aveva lasciato la società. Viene lanciato così Microsoft Edge, che avrebbe dovuto sostituire Internet Explorer. Dato anche esso come nativo nei device che montavano Windows.

Tuttavia, la scelta è arrivata troppo tardi, di almeno 10 anni, visto che intanto Chrome di Google aveva preso il netto sopravvento. E ad oggi viene usato da quasi 7 utenti su 10.

Edge insomma sembra perdere già in partenza, almeno che Microsoft non decida di inventarsi qualcosa per renderlo accattivante. Ma dopo 6 anni di esistenza non è ancora successo.

La sorpresa Corea del sud

Ad onor del vero, e sorprendentemente visto che la Corea del sud è uno dei paesi più tecnologici del Mondo, Internet explorer è ancora molto utilizzato. Come riporta Fanpage, addirittura fino al 2014 Internet Explorer era obbligatorio per i servizi di banking e shopping online. Questo perché operazioni del genere si basavano su ActiveX, un plug-in di Microsoft. E fino al 10 giugno scorso, quindi fino alla fine, Internet Explorer è stato il browser predefinito per siti istituzionali. Come quello del governo di Seoul, della Korea Water Resources Corporation e della Korea Expressway Corporation.

Insomma, il vecchio, nato lento e vituperato Internet Explorer era molto utilizzato in Corea del sud, al punto che l’ingegnere 38enne Kiyoung Jung ha perfino realizzato una lapide. Con la scritta:

È stato un buono strumento per scaricare altri browser

Se lo dicono loro…

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