Il consumo di energia imposto dall’Intelligenza artificiale induce a serie riflessioni per il futuro. Ecco alcuni dati.
L’Intelligenza artificiale per il futuro crea grandi aspettative, ma anche grandi inquietudini. L’elenco relative a queste ultime è piuttosto lungo e tra queste ricordiamo il fatto che molti tipi di lavoro scompariranno – ma ci sta, fa parte del progresso tecnologico e sono secoli che accade (in modo evidente soprattutto nel 1800 con la rivoluzione industriale) – ma anche il consumo energetico che richiede il suo funzionamento.
Del resto, Bill Gates e company stanno spingendo i paesi a realizzare mini reattori nucleari, per sopperire alle carenze energetiche che essa comporterà. D’altronde, le rinnovabili hanno fallito nel loro scopo di essere succedanee alle fonti energetiche inquinanti. Non a caso, anche il Governo Meloni sta spingendo verso la realizzazione di nuove centrali nucleari in versione minime.
Ecco alcuni dati sul consumo energetico dell’intelligenza artificiale negli Usa.
Intelligenza artificiale negli Usa consumerà più energia di tutta l’Italia
Come riporta Pronto bolletta, i data center dedicati all’Intelligenza Artificiale negli Stati Uniti sono destinati a consumare 325 TWh entro il 2028, una cifra che supera il consumo annuale di energia dell’Italia, che si attesta a circa 298 TWh.
Nel 2020, il consumo totale di energia negli Stati Uniti è stato di circa 4.000 TWh, e secondo le stime, i soli data center per l’IA contribuiranno a più del 8% del consumo energetico totale del paese entro il 2028.
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