Ma a parte l’audio, ci sono generi e canzoni che andrebbero evitati in quanto rischiano seriamente di farci fare incidenti. A dirlo la ricerca di un gruppo di ricercatori della “South China University of Technology”. I quali, analizzando i comportamenti dei guidatori e mettendoli in relazione alla musica ascoltata mentre si trovano al volante, hanno scoperto che non tutti i ritmi e non tutte le melodie hanno lo stesso effetto sul nostro stile di guida.
Anzi. Le canzoni che ascoltiamo all’interno dell’abitacolo hanno una grande influenza sul nostro subconscio, spingendoci a guidare in maniera differente a seconda del ritmo del titolo che stiamo ascoltando.
In particolare, ci sono 4 canzoni particolarmente pericolose quando guidiamo e che rischiano di farci fare incidenti. Vediamo quali sono e [sta_anchor id=”auto”]perché[/sta_anchor].
Incidenti, il genere più pericoloso è il Rock
Come riporta Virgilio, per scoprire gli effetti della musica sugli automobilisti, gli scienziati cinesi hanno chiesto ad alcuni volontari di mettersi alla guida di un simulatore e di condurre, per 60 minuti, un veicolo in un’autostrada a sei corsie. Nel corso di questi sessanta minuti di guida, gli scienziati avrebbero alternato canzoni di vari generi, così da trovare la peggiore e più pericolosa.
Dai test è emerso che i diversi generi di musica possono portare il guidatore a spingere di più sull’acceleratore, con una differenza anche di 16 chilometri orari tra lo stile musicale più rilassante a quello più veloce. E, neanche a dirlo, lo stile musicale più pericoloso mentre si è alla guida è il rock. I ritmi più elevati della musica rock, infatti, portano ad aumentare il battito cardiaco medio e, pare, la predisposizione a commettere infrazioni alla guida. Chi ascolta rock non solo va più veloce degli altri automobilisti, ma è anche più incline a compiere manovre pericolose o azzardate.
Le 4 canzoni che rischiano di far fare incidenti
Dai risultati della ricerca cinese è possibile evincere quale canzone evitare nella maniera più assoluta mentre si sta guidando. “American Idiot” dei Green Day (gruppo punk-rock statunitense, per chi non lo sapesse) fa aumentare il ritmo cardiaco molto più velocemente di altri brani, fino a toccare un massimo di 189 battiti al minuto.
Al secondo posto troviamo “Party in the US” di Miley Cirus, mentre finiscono all’indice anche “Born To Run” di Bruce Springsteen e “Starway to Heaven” dei Led Zeppelin.
Articolo curioso e interessante, come tutto il blog pieno di spunti e riflessioni . Grazie continua così.
Grazie a lei per il commento 🙂