In Puglia oltre 500 Km a binario unico
In Puglia – dicono gli ultimi dati della Uil – ci sono 531 chilometri a binario unico e 297 a doppio binario. Ed il ripetitore di segnale, che blocca automaticamente in treno in caso di errore umano, è attivo solo su 170 km di rete. La tratta dov’è avvenuto l’incidente è esercitata con blocco telefonico e non dispone di SCMT – Sistema Controllo Marcia Treno in uso sulla rete RFI. La Ferrotramviaria Spa, titolare di un contratto di servizi stipulato con la Regione Puglia, gestisce l’infrastruttura ferroviaria per 83 chilometri di cui oltre 40 di doppio binario. Il tratto della tragedia rientra in un grosso progetto di investimento di raddoppio dell’attuale binario unico da Ruvo di Puglia verso Corato ed Andria, per poi terminare all’altra stazione di testa, Barletta. La linea attualmente è elettrificata e a scartamento normale, a doppio binario nel tratto Fesca San Girolamo – Ruvo (circa 33 km), mentre per i restanti 37 chilometri è a binario unico.
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Il Tav non è certo impeccabile…
In realtà, non è che il treno ad alta velocità funzioni benissimo (un’amica due domeniche fa da Salerno a Firenze con il Tav ci ha messo quasi 7 ore). Spesso pure è oggetto di ritardi, principalmente perchè la linea ferroviaria è vecchia, così come obsoleti sono gli altri treni che circolano e i sistemi di gestione di tutto il sistema. Senza voler aizzare discorsi moralisti o neoborbonici, il Sud paga ancora la volta la propria arretratezza, fomentata dall’incapacità degli amministratori locali da un lato e dal menefreghismo dello Stato centrale dall’altro. Che dal 1861 se ne serve soprattutto come serbatoio di voti. I soldi per raddoppiare i binari di quella tratta c’erano dal 2008 ma le pratiche sono partite solo di recente. Troppo tardi. Nichi mandaci un selfie dal Canada, con la tua nuova famigliola…