IL leader liberaldemocratico, nazionalista e militarista ELETTO A PREMIER, PUNTA A UN INASPRIMENTO DEI RAPPORTI CON I PAESI VICINI ED E’ UN SOSTENITORE DEL NUCLEARE
Ennesimo nuovo Premier per il Giappone, che, quanto a stabilità di Governo, sta messo peggio di noi (
come visto in precedenza). Le ultime elezioni politiche hanno visto la vittoria di Shinzo Abe, leader del partito conservatore dalle idee liberaldemocratiche, nazionaliste e militariste. Prende il posto del democratico Yoshihiko Noda, ex Ministro delle Finanze del dimissionario Naoto Kan. Una vittoria che rischia di rendere ancora più complicati i rapporti diplomatici tra il Giappone, la Cina, la comunista Corea del Nord e la democratica Corea del Sud. Inoltre, il nuovo Premier non vuole rinunciare al Nucleare, nonostante quanto successo lo scorso anno.

RUGGINI STORICHE – Tra il Paese del Sol levante e la vicina Cina i rapporti continuano ad essere freddi, per non dire gelidi; complice un astio mai sopito risalente alle stragi che i due Paesi hanno messo in atto a vicenda nel secolo scorso, per opera del Giappone imperialista a inizio ‘900 e della Cina maoista durante e immediatamente dopo la Seconda guerra mondiale. Anche i rapporti tra il Giappone e le due Coree restano critici, a causa dei vecchi attriti legati ai possedimenti delle isole che intercorrono, per propria sfortuna, tra i tre Paesi. In particolare quelle dell’arcipelago delle isole Senkaku.

LE DICHIARAZIONI MINACCIOSE – Il ritorno al potere di Abe ha creato timori nell’area a causa dei propositi annunciati dal premier in pectore in campagna elettorale e dopo l’ampia vittoria di ieri: l’atteggiamento anti-Cina, la volontà di rivedere alcune posizioni del periodo bellico (come la questione delle ‘donne di conforto’ coreane, cioè le schiave sessuali dell’esercito nipponico, duramente criticata da Seul) e la modifica della costituzione pacifista in funzione del rafforzamento del potere militare del Sol Levante. Il Giappone, ha esordito Abe in una delle prime interviste a risultato elettorale chiaro, ”dovrà ricostruire le relazioni con gli Usa”, rovinate nei tre anni di governo dei Democratici, e a tal proposito conta di recarsi a gennaio 2013 a Washington per un primo faccia a faccia con Barack Obama. Abe ha assicurato di non avere intenzione di peggiorare le relazioni con Pechino che, a sua volta, attraverso un editoriale diffuso dall’agenzia ufficiale Xinhua, ha messo in guardia dai rischi di ”ulteriori politiche conflittuali” affermando che un Giappone ”debole economicamente e arrabbiato politicamente non farà male solo al Paese, ma colpirà anche la regione e il mondo nel suo insieme. Il Giappone, che ha portato gravi danni e devastazione in altri Paesi asiatici durante la Seconda guerra mondiale, alimenterà altri sospetti tra i suoi vicini, se la politica attuale conservatrice non sarà fermata in tempo”.
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