Il gelato è diventato un bene di lusso: gli aumenti spropositati

Il gelato è diventato un bene di lusso: gli aumenti spropositati

Vediamo di seguito quali sono gli aumenti, le ragioni di essi e le città dove mangiare un gelato costa di più.

Perfino mangiare un gelato è diventato un bene di lusso, complici i costanti aumenti che riguardano questo prodotto. Sia quelli artigianali che quelli industriali confezionati, sebbene i rincari siano molto evidenti, manco a dirlo, riguardo ai primi.

Vediamo di seguito gli aumenti, le ragioni e le città dove mangiare un gelato costa di più.

Quanto sono aumentati i gelati

Come riporta Pronto bolletta, i costi medi del gelato in vaschetta sono passati da 4,52 euro/kg nel 2021 a 5,86 euro/kg nel 2024, segnando un aumento del 29,6%. Questo rialzo è quasi doppio rispetto al tasso di inflazione del 15,7% nello stesso periodo.

Il gelato artigianale ha registrato aumenti ancora più marcati, con prezzi che variano tra i 20 e i 28 euro al kg.

I motivi degli aumenti del prezzo del gelato

Queste le principali cause che hanno portato a un aumento del prezzo dei gelati:

  • Produzione e Lavorazione: La produzione del gelato richiede macchinari per miscelare, congelare e confezionare, che consumano elevate quantità di elettricità e gas. L’aumento dei costi energetici ha reso più gravosa l’operatività di queste apparecchiature, incrementando i costi di produzione.
  • Conservazione: come noto, il gelato deve essere conservato a temperature molto basse durante l’intera catena di distribuzione: dal produttore al punto vendita. L’aumento dei costi energetici si traduce in spese più alte per mantenere i sistemi di refrigerazione funzionanti;
  • Trasporto: il trasporto del gelato richiede veicoli refrigerati che utilizzano carburante. L’aumento dei prezzi dei carburanti comporta costi logistici maggiori;
  • Materie Prime: per fare un gelato servono latte, zucchero, cacao, frutta fresca o secca, uova, ecc. Parliamo di fatto di materie prime che hanno visto aumenti di prezzo, parzialmente dovuti ai costi energetici delle aziende agricole e dei produttori di questi ingredienti, che si riversano sul prodotto finale;
  • Costi Operativi dei punti vendita: l’incremento delle tariffe elettriche si traduce in spese operative maggiori. I congelatori sono piuttosto energivori. E alla fine, il negozio si rivale sul cliente, aumentando il costo del prodotto.

Città dove mangiare un gelato costa di più

La città dove mangiare un gelato in vaschetta, quindi confezionato, costa di più è Forlì (8,28 euro/kg). Seguita da Firenze (7,79 euro/kg), Bolzano (7,39 euro/kg), Ancona (7,13 euro/kg) e Milano (7,08 euro/kg).

Al contrario, le città più economiche sono Cuneo (4,21 euro/kg), Arezzo (4,59 euro/kg), Siena e Padova (entrambe a 4,60 euro/kg).

Il settore dei gelati artigianali mostra una situazione simile, con prezzi che variano notevolmente e costi elevati in località turistiche e grandi metropoli. A Roma, grande città con spiccata vocazione turistica, un cono piccolo può arrivare a costare fino a 5 euro in alcune gelaterie del centro storico.

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Pubblicato da Valeria Marano

Appassionata di Gossip e curiosità.

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