IL FONDO SALVASTATI VA A VANTAGGIO DEI PAESI PIU’ FORTI

PAGATO UN ANTICIPO DI 80 MILIARDI DI EURO, MEDIANTE L’ACQUISTO DI TITOLI DEI PAESI CON LA “TRIPLA A”
Il fondo salva-stati approvato tramite un trattato siglato il 19 luglio scorso e che ha aizzato Monti e Holland a salvatori dei Paesi europei in difficoltà, anziché “dare” i soldi a questi ultimi, è un fondo che viceversa “prende” i soldi dagli stati in difficoltà, per darli a quelli che non ne hanno bisogno, e che anzi, fanno pure i difficili.

IL MECCANISMO – Il trattato – definito MES – richiede infatti agli stati membri di versare un anticipo complessivo di 80 miliardi, che ognuno deve pagare secondo la propria quota parte. La nostra è del 17,9% e dunque l’anticipo richiesto, da saldare in cinque rate, è di 14,32 miliardi. Per la cronaca, con grande solerzia ne abbiamo già pagati 10.
A CHI SERVONO DAVVERO – Germania, Finlandia e Olanda hanno comunicato che non considerano più percorribile l’accordo sul salvataggio da 100 miliardi delle banche spagnole, e questo causa una situazione di incertezza che congela ogni mossa del cosiddetto fondo salva-stati, che dunque deve parcheggiare i soldi in un qualche porto sicuro. E quali sono, questi porti sicuri? Sono i titoli di stato degli ultimi paesi in Europa a conservare ancora la tripla A nelle valutazioni delle agenzie di rating, naturalmente. E indovinate quali sono, dunque, questi paesi? Ma la Germania, la Finlandia e l’Olanda. Avevate forse qualche dubbio?
Dunque abbiamo appena destinato 10 miliardi, che per ora non serviranno a niente (ma che a noi sarebbero serviti eccome), alle casse dai rendimenti talvolta persino negativi (vedasi Germania) proprio di quelli che non ci vogliono “salvare”. A tempo indeterminato. Tant’è vero che l’Austria, il quarto paese ad avere la tripla A, si è aggiunta in coda, pregustando una bella iniezione di liquidità.
Ancora una volta l’Ue non fa altro che aggravare, dietro tecnicismi di difficile comprensione, la situazione di Paesi già in palese difficoltà, come quelli mediterranei. Mentre quelli economicamente più in salute, e che ogni volta pare ci facciano pure un piacere a tenerci nell’Eurozona, si ritrovano ad ogni trattato più garantiti e rafforzati.
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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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