Il figlio peggiore: Romanzo spiazzante su una Roma anni ’70 dove l’arma più atroce divenne l’eroina

Il figlio peggiore: Romanzo spiazzante su  una Roma anni ’70 dove l’arma più atroce divenne l’eroina

Recensione del romanzo noir-inchiesta Il figlio peggiore, di Peter D’Angelo e Fabio Valle, su una Roma anni ’70 travolta dall’eroina.

Tra il 1969 e il 1984, come noto, l’Italia fu insanguinata dalla lotta armata tra i gruppi di estrema destra e quelli di estrema sinistra. I primi agivano tramite bombe che colpivano masse indistinte, ora sui treni, ora nelle piazze, ora nelle stazioni. I secondi, invece, preferivano obiettivi singoli, colpendo personaggi in modo mirato, tra omicidi e gambizzazioni.

Il nostro paese, insomma, visse in balia della strategia della tensione di estrema destra e degli anni di piombo di estrema sinistra. A tutto ciò va aggiunto l’arrivo dell’eroina: nel 1975 gli eroinomani in Italia erano stimati intorno alle 20mila unità e la cronaca cominciava a descrivere i primi morti di eroina anche nel Belpaese, sconvolgendo l’opinione pubblica italiana notoriamente ben pensante e bigotta. Che vedeva così bruciarsi in fretta giovani vite.

In questa cornice oscura, però, qualcosa di particolare accadeva a Roma. Città che non fu risparmiata dallo stragismo di matrice ideologica, ma, almeno nei primi periodi, lo era stata per quanto concerne la strage silenziosa mietuta dall’eroina.

Tuttavia, qualcosa di strano accade proprio nel 1975: l’eroina fa breccia anche nelle mura della città eterna, proprio come un secolo prima avevano fatto i Bersaglieri. Cosa è cambiato?

Ce lo spiega il Romanzo noir-inchiesta Il figlio peggiore, di Peter D’Angelo (autore tv, scrittore – Rizzoli, Fandango, e collaboratore del FQ) e Fabio Valle, regista (Doc Rai Tre) e autore. Un’opera edita dalla casa editrice Fandango libri, che si legge nella presentazione

nasce da carte processuali e testimonianze dirette. E’ un noir-inchiesta che racconta come l’eroina a Roma sia arrivata attraverso operazioni segrete, portando con sé i primi decessi e l’agonia di una generazione dannata fino al passaggio, nel finale, al gruppo della Magliana.

Di cosa parla il romanzo Il figlio peggiore

Che cosa è successo l’inverno tra il ’74 e il ’75 a Roma? L’eroina non è arrivata misteriosamente nella Capitale. Carlo , il protagonista ricostruisce la trama intricata che sta dietro l’ondata improvvisa di eroina che ha invaso la città, arrivando così a svelare un piano che lentamente sta avvelenando le strade di Roma.

Ma nel tentativo di tessere la sua tela, non sarà da solo. Ad affiancarlo saranno altri personaggi che ruotano introno a lui:

  • Selce, un amico d’infanzia che bazzica nella malavita;
  • un medico coraggioso;
  • un commissario di polizia assetato di giustizia;
  • Silvia, fotografa di Stampa Alternativa.

Dunque un team variegato, tra coraggiosi vogliosi di verità, apparati dello stato che non ci stanno a fermarsi alla solita versione ufficiale annacquata e un personaggio femminile sempre fondamentale in contesti del genere; dall’alto dell’intuito sempre decisivo vantato “dall’altra metà del cielo“.

Tuttavia, i nostri dovranno fare in fretta, poiché cominciano a dare fastidio a chi non vuole che la verità venga a galla. Soprattutto Carlo rischia seriamente la vita.

Dunque, un romanzo avvincente e suggestivo, capace di mixare sapientemente la necessità di attenersi fedelmente alle carte ufficiali (nella fattispecie, i documenti del ROS e le testimonianze di un ex agente del SID relativi all’inchiesta sull’operazione Blue Moon), con la scrittura fantasiosa e coinvolgente tipica di un romanzo noir.

Recensioni sul romanzo Il figlio peggiore

L’opera è stata accolta positivamente da saggisti e giornalisti di rilievo. Ecco alcuni “strilli” che potrete apprezzare anche sulla quarta di pagina:

Siamo il paese delle trame oscure e dei depistaggi, e questo noir ce lo sbatte in faccia senza fare sconti a nessuno

Sandrone Dazieri

Se mai vi pungesse vaghezza di sapere, e capire, che cosa è stata l’informazione nel nostro Paese, leggete Il figlio peggiore

Marcello Fois

Il figlio peggiore è un romanzo che ci costringe a riflettere sulle sottili sfumature tra verità e finzione. E ci ricorda che niente è come appare

Antonio Nicaso

Uno spietato spaccato dell’Italia degli anni 70 che travolge sogni, vite e speranze dei protagonisti e che tiene il lettore incollato alle pagine

François Morlupi

Un libro crudele e viscerale, la denuncia di un’operazione segreta che non lascia incolume chi lo legge.

Marco Travaglio

Infine, mi permetto di aggiungere che Il figlio peggiore abbia tutti i crismi per essere trasposto in un’avvincente Serie tv. Formato di recente molto apprezzato dal pubblico, voglioso di storie coinvolgenti che abbiano una continuità nel tempo, in un’epoca nella quale tutto si consuma troppo in fretta senza lasciare tracce.

Per chi fosse interessato, lascio qui il link per acquistare il libro.

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