IL BRASILE SI AGGIUDICA LE OLIMPIADI DEL 2016

Sono davvero felice che il Brasile sia stato scelto come Paese ospitante delle Olimpiadi 2016; un ottimo successo preceduto da quello relativo all’assegnazione dei Mondiali del 2014.
Rio de Janeiro, metropoli da 6 milioni di abitanti, ha battuto nelle selezioni città quali Chicago, Madrid e Tokyo; molte strutture sono state già messe a punto per i Giochi panamericani del 2007: fiore all’occhiello è ovviamente il Maracanà, che dovrebbe ospitare la cerimonia di apertura, ma anche la finale del torneo di calcio. Il Sambodromo, teatro del magico carnevale carioca accoglierà le gare di tiro con l’arco e farà da sfondo a partenza e arrivo della maratona olimpica; la turistica spiaggia di Copacabana è stata invece scelta per ospitare le gare di beach volley. Nelle acque antistanti invece, si gareggerà per il nuoto di fondo e del triathlon. Tra le aree protagoniste anche Flamengo Park (ciclismo su strada) e Corcovado, l’altura che ospita la celebre statua del Cristo.

Tra le opere che saranno costruite “ex novo” per i Giochi 2016 vi è un nuovo centro internazionale dello sport: situato nel parco olimpico di Rio, si avvarrà delle strutture realizzate per i Panamericani e di nuovi impianti, e servirà per far crescere gli sportivi del Paese e di tutto il Sudamerica.
Sono felice, perché a vincere è un Paese dai mille problemi, economici e sociali, e questi eventi potrebbero rappresentare un’occasione di riscatto sociale, ma anche per mettere in piedi una serie di costruzioni per nuove strutture. Infatti, uno dei nodi da sciogliere resta il sistema dei trasporti, poiché ad esempio, un chilometro di percorrenza sulle strade a Rio, equivale a 15 di una delle più trafficate città italiane. Ma il Governo intende ovviare a questo problema con un potenziamento dei trasporti su rotaia (linee ferroviarie e metropolitana) e da tre nuovi sistemi di bus veloci. Il Governo vuole infatti mettere in campo un piano di sviluppo delle infrastrutture da 304 miliardi di dollari fino al 2011, e un altro della stessa entità fino al 2015, che fungeranno da supporto anche alle Olimpiadi.
Un problema cruciale resta anche quello della sicurezza, poiché a Rio, nonostante qualche miglioramento negli ultimi anni, ed un maggiore occhio di riguardo del Presidente Lula verso i quartieri più poveri, la criminalità è ancora troppo elevata ed incontrollata, causa anche l’estrema povertà sita in varie aree della città e il traffico di droga.
Sono però davvero felice che il Brasile abbia vinto questa sfida, poiché ospitare nel giro di due anni due manifestazioni sportive a livello mondiale così importanti, può essere occasione di miglioramento socio-economico, nonché come visto, infrastrutturale, del Paese; il quale resta, come tutti quelli Sudamericani, ancora molto povero e con ampia diffusione di analfabetismo, malgrado disponga di grandi risorse agricole, culturali, turistiche, artigianali, sportive e quant’altro, gestite però da poche lobby di potere, anche per convenienza degli Stati Uniti, ai quali conviene che in tali Paesi regni l’anarchia politica e l’analfabetismo, per poterli sfruttare a proprio piacimento.
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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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