I rischi di usare le carte e abbandonare il contante: il caso Finlandia

Più contanti, più contenti” recitava il simpatico Lino Banfi in uno spot anni ‘80. Erano altri tempi. Il denaro circolava più facilmente, quasi prevalentemente in formato contante. Le carte erano ancora qualcosa di lontano nelle abitudini degli italiani, mentre negli Usa, per esempio, la prima carta di credito era già comparsa negli anni ‘50. Prodotta da American Express.

Il che non sorprende, visto che ancora oggi buona parte degli italiani è refrattaria all’uso della carta, in favore del contante.

I governi stanno però cercando di disincentivarne l’uso, imponendo dei tetti a prelievi ed uso quotidiano del contante. Il Governo Monti fissò il limite addirittura a mille euro. Motivo? Si ritiene che l’uso del contante incentivi l’economia sommersa e la corruzione, non essendo tracciabile.

Tanto che, per prelievi elevati, può anche arrivare una segnalazione al direttore della Banca presso la quale avete il conto corrente. Ed egli ha la facoltà di convocarvi in filiale per chiedervi chiarimenti.

Anche il Governo Conte II vuole incentivare l’uso delle carte, in favore di un graduale abbandono del contante. Tuttavia, occorrerebbe anche costringere le banche a rivedere le proprie commissioni sull’uso delle carte. Inoltre,

I Paesi scandinavi sono all’avanguardia anche su questo. Qualche mese fa sono stato in Danimarca e Svezia e non ho usato neppure una volta i soldi in contanti. Pure per usare un bagno pubblico ho dovuto utilizzare una carta, per pagare meno di 1 euro.

Tuttavia, proprio da un paese scandinavo arriva un monito sull’uso delle carte. In particolare, per i rischi che ciò comporterebbe per i consumatori. Vediamo [sta_anchor id=”finlandia”]quali[/sta_anchor].

In Finlandia uso delle carte ha aumentato l’indebitamento del 127%

finlandia contanti

Come riporta Il Corriere della sera, in Finlandia nel 2018 l’81% dei pagamenti totali è stato effettuato con carta di credito o di debito e app. Mentre l’uso del denaro contante si è ridotto di conseguenza del 19%. A dirlo è Jenni Hellstrom, direttore della comunicazione della Banca di Finlandia,

Tuttavia, in concomitanza, sono decollati i debiti dei cittadini finlandesi. Infatti, l’indebitamento delle famiglie in rapporto al loro reddito è più elevato che mai e ha raggiunto una media del 127%. Una tendenza che, secondo le autorità, rappresenta una minaccia sia per la prosperità dei cittadini che per l’economia nazionale.

Il problema però, sempre secondo Hellstrom, risiede proprio nell’utilizzo di strumenti digitali che portano ad una minore responsabilizzazione e consapevolezza dei propri acquisti. Quindi a spendere denaro più facilmente e inconsciamente.

Un problema che secondo molti, e anche secondo me, già sarebbe causato dalle monetine da 1 e 2 euro. Il cui formato non porta a soppesare il loro valore reale. In formato cartaceo, invece, si darebbe loro più valore.

Non solo carte, il problema della Finlandia è anche il prestito facile

finlandia panorami

Tuttavia, il paese finlandese deve fare i conti anche con un altro problema: la facilità di accesso al prestito. La spesa per la casa rappresenta circa il 60% del debito totale dei finlandesi, soprattutto sotto forma di mutui e prestiti, una modalità sempre più popolare.

I bassi tassi di interesse, generalmente legati all’Euribor, hanno innescato la domanda di mutui negli ultimi anni, raggiungendo un importo totale di 100 miliardi di euro a fine 2019, quasi il 40% in più rispetto al 2010, secondo i dati dela Banca di Finlandia.

Ma c’è l’altro lato della medaglia: la morosità delle famiglie registra numeri record: circa 390 mila finlandesi, il 7% della popolazione totale, sono così indebitati da non riuscire a far fronte ai loro pagamenti.

Il numero di morosi è aumentato di oltre il 30% nell’ultimo decennio, trascinati da bassi interessi sui prestiti bancari e dall’aumento delle società di microcredito, che in alcuni casi prestano denaro semplicemente inviando un sms.

Per ovviare a ciò, le autorità finlandesi stanno preparando cambiamenti nel quadro normativo del settore e hanno avviato un progetto nazionale per migliorare le conoscenze finanziarie dei cittadini.

Non è la prima volta che la Finlandia fa registrare diversità negative rispetto agli altri paesi scandinavi. E non è un caso che usi l’Euro, come ho scritto qui.

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Una risposta a “I rischi di usare le carte e abbandonare il contante: il caso Finlandia”

  1. Non so degli altri paesi europei incluso la Finlandia, ma so che il nostro problema si chiama evasione fiscale. Probabilmente se fosse contenuto non avremmo bisogno di troppe carte di credito, ma sappiamo bene come sono fatti i nostri connazionali.
    saluti

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