I COSTI ESAGERATI PER PARTECIPARE AI CONCORSI PUBBLICI
TRA DOMANDE DA INVIARE A MEZZO POSTA, VIAGGIO PER ESEGUIRE LE PROVE, TASSE DI PARTECIPAZIONE, UN CANDIDATO VA INCONTRO A SPESE ASSURDE
Partecipare a un Concorso pubblico sta diventando sempre più proibitivo. Non tanto per la difficoltà delle prove, che bene o male è rimasta invariata negli anni, o alla ormai nota prevaricazione dovuta alla presenza di candidati raccomandati, bensì per i sempre più alti costi cui un candidato va incontro per potervi partecipare. In particolare, mi riferisco alle spese sostenute per inviare il modulo della domanda via posta e al sempre più alto costo dei treni, benzina e caselli per raggiungere il luogo della prova. Come non bastasse, sovente viene anche richiesto il versamento di una tassa di partecipazione.
RACCOMANDATE SEMPRE PIU’ COSTOSE– Quanto alla prima voce, non essendo ancora partito del tutto il sistema della Posta certificata, il candidato invia tutta la modulistica a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno; anche perché, in genere, è una modalità espressamente richiesta nei bandi. Il costo di queste ultime aumenta anno per anno. Se si invia un solo foglio o al massimo due in formato A4, si paga la tariffa minima che supera di poco i 3 euro. Basta qualche foglio in più o più carichi di inchiostro, che già si superano i 5 euro. Il tutto è comunque deciso dal calcolo del peso della busta. Comunque, non si sfugge da un prezzo minimo di 5-6 euro, visto che tra modulo, Cv e qualche altro attestato, i fogli spediti sono sempre minimo 4-5.
COSTI DI TRASPORTO – Se il candidato decide di raggiungere il luogo della prova col treno, naturalmente andrà in contro a costi proporzionati alla lunghezza dell’itinerario. Si passa dai 20 euro minimi per Roma (prendendo un lento regionale a orari scomodissimi), ai 150 euro per raggiungere città del Nord. E ciò solo per la prima prova. Se ci si muove verso sud, i costi oscillano tra i 40 e i 70 euro, ma il viaggio è più lento e scomodo. Costosi anche navi e aerei, salvo prenotazioni molto in anticipo o promozioni.
Se invece si vuole andare con l’auto, tra benzina e pedaggi si arriva a costi non certo inferiori; salvo che non ci si organizzi con più persone, ammortizzando le spese.
TASSE E TESTI – Come detto, spesso gli enti richiedono anche un versamento, il quale in genere oscilla intorno ai 5 euro; sebbene per quello al Comune di Napoli era addirittura di 15 euro! Se poi ci si vuole preparare con appositi volumi, essi in genere costano dai 10 euro in su.
Insomma, fate la somma delle varie voci di spesa e nel caso delle spese di trasporto, moltiplicatele per ogni prova che bisogna affrontare. Da ciò si evince come la selezione dei candidati sia innanzitutto economica prima ancora che intellettuale. Di qui la rinuncia di molti, che a fronte di tali costi e dei brogli che puntualmente si verificano in seno ai concorsi, decidono di non parteciparvi affatto.
Giustissima riflessione…
Se fosse per me abolirei i concorsi pubblici. Tu hai esposto le spese per il candidato, ma non ha menzionato il "costo" del concorso per i contribuenti. Gli enti hanno affidato i concorsi a società private o miste(pubbliche/private). Non pensare che questi lo facciano gratis.
in effetti il costo di una raccomandata in pochi anni è aumentato molto, calcolando sempre che un euro è quasi 2.000 lire!..sui costi del treno mi taccio che potrei diventare davvero scurrile se penso alla pubblicità per i treni superveloci che costano un botto e la contemporanea quasi sparizione dei treni normali, più lenti ma anche a costi più accessibili!!comunque se il concorso vale la pena, un sacrificio si può fare, di questitempi è bene tentarle tutte..Buona Pasqua Luca!
urmenten gatembtanto guarda…se non sei raccomandato non vai da nessuna parte…buona Pasqua dai…pensiamo a cose piu allegre sti giorni:))