Perché la guerra in Sudan deve preoccuparci

Perché la guerra in Sudan deve preoccuparci

Il Sudan è sprofondato nuovamente in una guerra civile. Un paese, come ricorda Wikipedia, dalla storia antica, che si intreccia con quella del confinante Egitto.

Un paese pesantemente provato dalle continue guerre, di cui la più lunga è durata ben 17 anni, dal 1955 al 1972. Dopo una “brevetregua di 16 anni, ce n’è stata un’altra molto lunga, di 15 anni: dal 1983 al 1998, sempre tra il governo centrale del Sudan e il SPLA/M del Sudan del sud.

A seguito di un referendum tenutosi nel gennaio 2011, il Sudan del Sud si separò il 9 luglio 2011 con il consenso del Sudan.

Ed ora sta per iniziarne un’altra. Ecco le ragioni e perché dovrebbe preoccuparci.

💣Perché in Sudan c’è una guerra

Come spiega Il Primato Nazionale, da una parte ci sono le truppe lealiste fedeli al presidente Abdel-Fattah al-Burhan, dall’altra i seguaci del vicepresidente filorusso Mohamed Hamdan Dagalo.

Partito come sempre accade dalla capitale, Khartoum, nel giro di 2 giorni è diventata una guerra civile che sta coinvolgendo l’intera nazione. Le informazioni sono confuse e frammentarie, spesso false. Di fatti, ad oggi è difficile sapere chi prevarrà dato che le due forze in campo sono numericamente pressoché simili. Il che non è una buona notizia, poiché si rischia una guerra lunga e logorante, con la popolazione che pagherà, come sempre, il prezzo più caro.

🤨Cosa c’entra la Russia con la guerra in Sudan

Il vicepresidente ribelle, il generale Mohamed Hamdan Dagalo, detto “Hemedti”, ha stretti legami con la Russia. E per quanto l’esercito regolare controlli la gran parte delle attività economiche sudanesi, la forze di Hemedti hanno in pugno molte miniere d’oro. Una di questa sembra che la condividano con i mercenari della Wagner. E, a quanto pare, proprio gli ufficiali della Wagner avrebbero addestrato le truppe di Hemedti a una guerriglia più “moderna”.

Tra l’altro, Hemedti si trovava Mosca proprio nel giorno dell’invasione russa dell’Ucraina per discutere del progetto russo di costruire una base militare sul Mar Rosso, proprio a Port Sudan.

😮Cosa rischia l’Italia con la guerra in Sudan

Il Sudan, per la propria posizione geografica, è un autentico crocevia tra Africa centrale, orientale e settentrionale. Soprattutto la rotta Khartoum-Assuan e la rotta Khartoum-Cufra praticata in particolare da eritrei, somali e sudanesi stessi. Cosa significa tutto ciò? Che il nuovo potere, vicino come detto alla Russia, potrebbe usare l’immigrazione come continua arma di ricatto contro l’Europa. E noi saremo quelli a pagare il prezzo più caro, abbandonati come siamo dall’Unione europea.

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