Nei libri di scuola, quando si studiava una delle tante guerre scoppiate negli ultimi 2 secoli, tra le prime cose che leggevamo trovavamo la frase “la Svizzera si proclama neutrale“. Un refrain diventato popolare anche nel quotidiano, quando per esempio ci sono delle dispute tra compagni di scuola, condomini, familiari, e una persona preferisce restare super partes, paragonandosi o essendo paragonato metaforicamente appunto “alla Svizzera”.
Purtroppo, anche il mito della Svizzera neutrale sta venendo a mancare, e con esso un’altra certezza perpetuatasi per anni nell’immaginario collettivo. Infatti, il paese elvetico – famoso per il carovita, i paesaggi alla Heidi, la cioccolata, gli orologi e la benevolenza bancaria – seppur indirettamente, si schiera a suo modo nella guerra in Ucraina.
Svizzera cede 25 carri armati Leopard alla Germania
Come riporta il sito di notizie svizzere Tio, il Consiglio federale elvetico ha appoggiato la proposta della Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale (CPS-N) di mettere fuori servizio 25 carri armati da combattimento Leopard 2, affinché siano rivenduti al produttore tedesco Rheinmetall. La decisione finale spetta ora al Parlamento.
Il governo svizzero ha ricordato come lo scorso febbraio, il ministro tedesco dell’Economia Robert Habeck e quello della Difesa Boris Pistorius avevano chiesto in una lettera alla consigliera federale Viola Amherd, di rivendere parte di questi carri armati in disuso alla Rheinmetall.
La cessione dei 25 carri armati Leopard 2 dalla Svizzera alla Germania necessita però di altri passaggi: dopo l’eventuale approvazione dell’Assemblea federale della CPS-N, il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) sarà incaricato di valutare le richieste di esportazione. Se le richieste saranno approvate – inciderà per esempio il punto della situazione sull’armeria Svizzera e se quindi può fare a meno di questi Leopard 2 – esse verranno sottoposte al governo. A cui spetta la parola finale.
Svizzera scende in campo nella Guerra in Ucraina
I due ministri tedeschi hanno assicurato che non è previsto alcun trasferimento dei carri armati Leopard 2 all’Ucraina. Bensì essi saranno destinati alla Germania, per rimpinguare la sua forza bellica avendo ceduto a sua volta dei carri armati tempo fa all’esercito ucraino (che hanno peraltro scatenato pure delle polemiche, essendo obsoleti) oppure a uno degli altri paesi facenti parte della NATO. O, al massimo, ad un membro dell’UE al fine di colmare le loro lacune.
Certo, non si può dire che la Svizzera si metta a combattere direttamente, ma offrendo un supporto con proprie armi a chi lo sta facendo a sua volta in favore dell’Ucraina, indirettamente sta dando il suo contributo nella guerra contro la Russia.
In realtà, la Svizzera aveva già perso la propria neutralità lo scorso dicembre, visto che, come riporta un altro sito di news svizzere, RSI, aveva congelato 7,5 miliardi di franchi di valori patrimoniali russi. Oltre che il sequestro di 15 immobili. Altre sanzioni hanno riguardato i bielorussi, principali alleati nel conflitto iniziato il 24 febbraio 2022.
La scure svizzera ha risparmiato russi e bielorussi con la cittadinanza elvetica, nonché i titolari di un permesso di soggiorno temporaneo o permanente.