GRATTA E VINCI, ECCO DOVE STA LA FREGATURA
UN’ASSOCIAZIONE SI STA BATTENDO PER APRIRE GLI OCCHI AI GIOCATORI PIU’ ACCANITI
La crisi sta facendo aumentare a dismisura gli affetti da “ludopatia”, ossia quanti sono veri e propri malati del gioco, da quello d’azzardo fino al più fintamente innocuo Gratta e vinci; i quali sperperano per essi centinaia di euro al mese, talvolta l’intero stipendio o tutta la pensione. L’associazione Onlus Giovanni XXIII ha ideato la ricerca “Pensieri magici”, con lo scopo di ridurre le credenze errate nei giocatori d’azzardo. La Onlus di Reggio Emilia dal 2000 si occupa di offrire assistenza ai giocatori patologici e da poco ha inaugurato la prima comunità terapeutica italiana per giocatori d’azzardo. Ha così svelato dove sta la fregatura di uno dei giochi più acquistati e che a poco a poco fa sperperare soldi alla gente: il Gratta e vinci. Cosa più squallida, è che a venderteli sia proprio lo Stato
NUMERI VICINI A QUELLO VINCENTE – Con questa ricerca l’associazione ha cercato di far luce sui quei messaggi che inducono i giocatori a credere che la vincita sia realmente a portata di mano. Nel caso dei Gratta e Vinci ad esempio hanno dimostrato infatti che il 56% di numeri “perdenti” sono molto vicini ai numeri vincenti; se il numero vincente è il 45 e io troverò il 46 sarò portato a pensare: Accidenti! Per un pelo non ho vinto… oggi sono fortunato, ne compro un altro. «Numeri molto vicini a quelli vincente fungono da rinforzo mentale, viene considerato dalla nostra mente, in modo illogico, come una quasi vincita» spiega Matteo Iori dell’associazione Giovanni XXIII.
LE CIFRE SPAVENTOSE – Dagli anni ’90 c’è stato un aumento esponenziale di soldi spesi dai cittadini italiani nell’azzardo, in particolar modo negli apparecchi come le slot machine, portando il nostro paese fra i primi al mondo per spesa pro-capite al gioco d’azzardo: la Corte dei Conti ha quantificato che nel 2012 in Italia sono stati spesi circa 88 miliardi di euro e considerando che in Italia i maggiorenni, compresi gli ultracentenari, sono 47,5 milioni si arriva ad una spesa di circa 1.860 euro procapite.
Ecco il sito dell’Associazione: http://www.libera-mente.org/, per quanti cercano aiuto o solo info.
(Fonte: Il Corriere della sera)
Bah.. Io ho guadagnato una volta 15 euro.