GLI AVVOLTOI DI GARLASCO

L’omicidio di Chiara Poggi, 26 anni, di Garlasco, in provincia di Pavia, si è trasformato, come tanti altri ultimamente, in una serie TV a puntate, del tipo “Signora in giallo” o “Il tenente Colombo”. Ogni giorno i TG ci dicono qualche particolare, ma non è solo questo che mi fa parlare di “avvoltoi”. Basti pensare che le due cugine, con evidente voglia di sfondare nel mondo dello spettacolo, hanno creato un fotomontaggio per apparire vicino alla foto della cugina morta, sapendo furbescamente che quella foto avrebbe fatto il giro delle Tv. Oltre al fatto che oggi, giorno di interrogatori per il fidanzato di Chiara, altri familiari ed amici, si è fatto vivo anche Fabrizio Corona, che si è avventato sui luoghi del delitto per scattare foto e creare qualche scoop, come ad esempio aveva fatto nel caso della strage di Erba, nel bresciano ed in quella occasione era andato perfino in Tunisia, terra d’origine del marito e padre delle vittime.

Ormai la TV sta trasformando i fatti di cronaca, anche i più crudi, in episodi a puntate; soprattutto quando riinizieranno trasmissioni tipo quella di Cucuzza a settembre, che ad esempio dell’omicidio di Cogne, ne hanno fatto carne da macello.
Da meridionale, un’altra cosa che mi fa riflettere è che nel Nord, soprattutto Nord-est, sono ormai quasi quotidiani episodi di omicidi familiari, anche di una certa cruenza. Oltre al fatto che alcune zone, come il padovano, sono nido di fenomeni alquanto inquieti, come in passato le organizzazioni politiche estremiste o sette religiose; come se la vita che si conduce in determinate aree d’Italia, portasse ad una certa paranoia. Come la solitudine, l’individualismo, la paranoia del benessere…

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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