Funari avrebbe compiuto 90 anni: come ha rivoluzionato la Tv

Introduzione

Gianfranco Funari, il 21 marzo, avrebbe compiuto 90 anni. Ci ha lasciato il 12 luglio 2008, a 76 anni, per diversi problemi di salute, soprattutto cardiaci. Per sua stessa ammissione, causati soprattutto da un incallito vizio per il fumo.

A parte Sky, che gli ha dedicato un documentario “Funari Funari Funari“, Rai e Mediaset lo hanno dimenticato. Malgrado i tanti anni passati a presentare e curare programmi televisivi molto popolari. Del resto, soprattutto la Rai, dimentica spesso chi gli ha portato audience e successo.

Gianfranco Funari perché sparì dalla Tv

Oltretutto, Funari fu epurato da entrambi i grandi network perché scomodo. Il suo linguaggio diretto, rude, senza peli sulla lingua, iniziò ad essere pericoloso soprattutto quando arrivò la seconda Repubblica. Che rese selvaggia la lottizzazione della Rai da parte di chi era al governo. Infatti, Funari una volta disse: “occhio al fascismo di sinistra, che è più pericoloso di quello di destra“.

Si riferiva al fatto che il subentrato governo di centrosinistra guidato da Prodi, salito al potere nel 1996, non previde la sua presenza nei palinsesti. Ma anche Mediaset non ne volle più sapere. Del resto il proprietario, come noto Berlusconi, era spiccatamente craxiano. E certe invettive contro i protagonisti in negativo di Tangentopoli, non potevano essere tollerate.

E così, con l’arrivo del Nuovo Millennio trovò posto nelle piccole emittenti, come Odeon TV e Cinquestelle, dove realizzò diverse trasmissioni, tra cui Extra Omnes e Virus, con buoni ascolti. Virus lo ricordo con affetto, lo guardavo ogni sera. Erano presenti anche uno storico e la moglie Morena Zapparoli.

Come riporta Wikipedia, mandò in onda, tra l’altro, nel 2006, un’intervista esclusiva di Morena Zapparoli a Piergiorgio Welby, la cui battaglia per l’eutanasia fu appoggiata dal conduttore. Che partecipò successivamente anche ad eventi per ricordarlo.

Nei suoi ultimi anni di vita tornò sia a Mediaset che in Rai. A Mediaset nel 2005 fu spesso ospite a Markette e Matrix. Avrebbe dovuto anche condurre un programma con Anna Falchi, La commedia divina, che però non andò mai in onda.

Nel 2007 tornò anche in Rai, per il suo canto del cigno su una rete nazionale, con un programma il sabato sera: Apocalypse show. Ma gli ascolti furono molto bassi malgrado qualche cambiamento in corsa. Funari doveva anche presentare da seduto per problemi di deambulazione. A me però quel programma piacque, soprattutto le ultime puntate con qualche correzione. Ricordo per esempio che ospitò Federico Salvatore, altro epurato dalla Tv, soprattutto dopo aver cantato in un programma il brano “Se io fossi San Gennaro“.

Alla fine del 2007 Gianfranco Funari condusse su Odeon TV i suoi due ultimi programmi, La storia siamo io e Funari Late show. All’epoca partecipavo anche attivamente ad un Forum gestito da Morena.

Come Gianfranco Funari ha cambiato la Tv

Gianfranco Funari ha rivoluzionato il modo di fare televisione. Soprattutto di parlare di politica e dei politici. Lo ha reso popolaresco, semplice e assimilabile da tutti. Dal 1980 ha lui iniziato a fare programmi populisti, nel senso positivo del termine. Ha inventato il talk show. Si pensi a Torti in faccia, Abboccaperta e Mezzogiorno è.

Ha inoltre inventato un nuovo modo di fare pubblicità, senza soluzione di continuità. Ovvero, presentando un prodotto nel cuore del programma, senza uno spazio a parte come si fa di solito (proverbiale fu la pubblicità della mortadella, cavallo di battaglia dell’imitazione di Corrado Guzzanti).

Ma la rivoluzione principale di Funari in Tv fu l’introduzione in Italia di una formula televisiva americana: l’infoteinment. Ovvero, informare intrattenendo e viceversa. Un modo per rendere leggera l’informazione e digeribile per tutti. Diventato un format molto ripreso nella Tv di oggi, nel bene e nel male.

Conclusioni

Quando morì scrissi un breve post con una promessa. Rileggendo quelle parole, posso dire di averla mantenuta.

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