Ghostbusters minaccia glaciale: il sequel che ha normalizzato il Franchise

Ghostbusters minaccia glaciale: il sequel che ha normalizzato il Franchise

Ghostbusters – Minaccia glaciale (titolo originale Ghostbusters: Frozen Empire) è un film del 2024 diretto da Gil Kenan. Sequel di Ghostbusters: Legacy (2021), quarto capitolo del franchise di Ghostbusters; quinto, se si considera anche la pellicola del 2016 che vede gli acchiappafantasmi tutti al femminile. Il quale riscosse molte critiche e apparve un sacrilegio per i vecchi fan (ne parlammo qui).

Di seguito vediamo la trama e la recensione di Ghostbusters – minaccia glaciale.

La trama di Ghostbusters – minaccia glaciale

A tre anni di distanza dagli eventi di Summerville, Oklahoma, raccontati nel capitolo precedente Callie Spengler, Gary Grooberson, Trevor e Phoebe si sono trasferiti a New York. Prendendo casa proprio nel quartier generale che fu degli Acchiappafantasmi. Gli ultimi 2 hanno ancora contatti con i rispettivi amici Lucky Domingo e Podcast, e trovano in Ray Stantz ancora un fedele alleato nonché mentore.

Intanto, Winston Zeddemore è diventato un filantropo e ha messo in piedi un laboratorio di ricerca top-secret sui fantasmi e sul paranormale, dove lavora anche Lucky.

Intanto, una nuova minaccia proveniente da un remoto passato mette a soqquadro New York. I Ghostbusters dovranno sconfiggerla, aiutati però da personaggi insoliti. Si tratta di un’antica divinità, risvegliata da una sfera dove era intrappolata.

Recensione di Ghostbusters – minaccia glaciale

Quarto episodio del Franchise, ripartito dopo oltre trent’anni di vana attesa per i fan.

Se il precedente Legacy aveva tutto sommato convinto i giustamente scettici fan della prima ora, in questo nuovo episodio c’è qualche debolezza in più. Per quanto comunque lo spirito, è proprio il caso di dirlo, di Ivan Reitman ci sia ancora.

Non mancano riferimenti al primo episodio, che resta il migliore e che quest’anno compie dignitosamente 40 anni. Si pensi all’ispettore della sicurezza oggi diventato sindaco, a Slimer, al rettore dell’Università, al fantasma della donna in biblioteca.

I nuovi protagonisti hanno maggiore spazio mentre i leggendari hanno un ruolo più defilato ma comunque decisivo. Per il resto, c’è il solito dio pagano venuto dal passato (questa volta per congelare la solita bistrattato New York). Bella qualche nuova intuizione, come il fantasma della ragazza di cui il primo si serve per accedere al mondo in cambio di farla ricongiungere con i suoi.

Insomma, un film accettabile, che ha stabilizzato su in livello medio un capolavoro anni 80.

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