Che Gheddafi sia stato rimosso per gli interessi francesi in Libia, è cosa ormai nota. Così come è noto quanto a perderci siamo stati principalmente noi, sia per le aziende che ivi lavoravano, sia per il gas a buon prezzo che non abbiamo ricevuto più (che copriva circa l’11% del nostro fabbisogno), sia per l’arrivo incontrollato di immigrati da oltre un decennio sulle nostre coste. Ma del quale oggi si incolpa perfino la Russia.
Tuttavia, nuove rivelazioni aggiungono altri aspetti interessanti sulla vicenda. E arrivano sempre dalle mail di Hillary Clinton, sempre proficua miniera d’oro degli scandali internazionali.
Sebbene riguardino sempre principalmente la Francia, ma facciano trapelare anche il tradimento dell’ex presidente americano Barack Obama verso il Raìs libico. Il quale, pur essendo un dittatore, aveva comunque reso la Libia la Germania africana.
Gheddafi rimosso per scongiurare nascita di una moneta aurea africana
Come riporta Maurizio Blondet, delle 3.000 e-mail rilasciate dal server di posta elettronica privato di Hillary Clinton alla fine di dicembre 2015, circa un terzo proveniva dal suo stretto confidente Sidney Blumenthal. Una di queste e-mail, datata 2 aprile 2011, diceva in parte:
Il governo di Gheddafi detiene 143 tonnellate d’oro e una quantità simile in argento. Questo oro è stato accumulato prima dell’attuale ribellione e doveva essere utilizzato per stabilire una valuta panafricana basata sul dinaro d’oro libico
Questo piano è stato progettato per fornire ai Paesi africani francofoni un’alternativa al franco francese (CFA), Secondo persone ben informate, questa quantità di oro e argento è valutata a più di 7 miliardi di dollari. Gli ufficiali dell’intelligence francese hanno scoperto questo piano poco dopo l’inizio dell’attuale ribellione, e questo è stato uno dei fattori che hanno influenzato.
La decisione dell’allora presidente francese Nicolas Sarkozy fu dettata da questi motivi:
- Il desiderio di ottenere una quota maggiore della produzione petrolifera libica;
- Aumentare l’influenza francese in Nord Africa;
- Migliorare la sua situazione politica interna in Francia;
- Fornire all’esercito francese l’opportunità di riaffermare la propria posizione nel mondo;
- Affrontare la preoccupazione dei suoi consiglieri sui piani a lungo termine di Gheddafi per soppiantare la Francia come potenza dominante nell’Africa francofona.
Dunque, Gheddafi è stato rimosso per ragioni economiche e geopolitiche, non certo per motivi umanitari, come francesi, britannici ed americani hanno voluto farci credere allora. D’altronde, già nel 1986 l’allora presidente americano Ronald Reagan provò a fare fuori Gheddafi, che però fu salvato dal presidente del consiglio italiano di allora Bettino Craxi con una telefonata.
Gheddafi tradito dall’amico Obama
Gheddafi si sentiva anche tradito da Barack Obama, col quale aveva stretto una bella amicizia. Ma diventato quest’ultimo presidente americano, si allineò al volere dell’establishment occidentale che lo voleva morto.
Queste le parole rammaricate di Gheddafi su Obama riprese in un tweet:
My little African son, Obama wants to kill me, to take away the freedom of our country, to take away our free housing,our free medicine, our free education, our free food,and replace it with American style thievery, called “capitalism”
Mio piccolo figlio africano, Obama vuole uccidermi, togliere la libertà al nostro paese, togliere la nostra casa gratuita, la nostra medicina gratuita, la nostra istruzione gratuita, il nostro cibo gratuito, e sostituirlo con il furto in stile americano, chiamato ” capitalismo
In effetti, dopo la sua rimozione, la Libia è piombata nel caso politico più totale e nella povertà dilagante. Una tavola ben apparecchiata per le fauci occidentali.