Chi è George Soros, il miliardario che vuole inondare l’Italia di immigrati

Chi è George Soros? Perché Salvini attacca George Soros? Gli italiani cominciano a chiederselo, visto che il leader del Carroccio da qualche anno continua ad attaccarlo anche nel Parlamento europeo. Secondo Matteo Salvini, George Soros sarebbe tra i responsabili dell’approdo interminabile di immigrati nel nostro Paese. Sebbene, occorre dirlo, grazie ai provvedimenti del suo predecessore Minniti, gli sbarchi siano diminuiti dell’80% nell’ultimo anno solare. E non è un caso che Minniti venga accusato di fascismo dalla sinistra italiana. Ma si sa, se non la pensi e agisci come loro, o sei un superficiale borghese o sei un fascista.

Tuttavia, nella politica italiana attuale mass-mediatizzata fino all’estremo, dove il mezzo conta più del contenuto e dove alla ridondanza della Tv si è aggiunta quella dei Social (ecco perché Berlusconi ormai appare anacronistico, essendo stato lui il fautore dell’assoggettamento al potere televisivo della politica italiana), vince chi racconta meglio il suo punto di vista. Del resto, lo diceva già Goebbels negli anni ‘30: “ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità”. E lui, di comunicazione e di persuasione se ne intendeva.

Ma torniamo a George Soros. Di origini ungheresi e già attivo da decenni nel mondo finanziario, nonché artefice di diverse ingerenze nei sistemi politici stranieri che non gli vanno a genio. Per poterci poi speculare. Già nel 1992 riuscì a compiere, come vedremo, un mezzo golpe finanziario in Italia. Vediamo perché vuole riempire l’Italia e l’Unione europea di immigrati.

Perchè George Soros vuole riempire Italia di immigrati

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Dunque veniamo subito alla domanda clou: perché George Soros vuole che l’Italia sia invasa da immigrati? A tentare di fornirci una risposta è il portale economico Money.it. Non possiamo esserne sicuri, ma recentemente è venuto alla luce che Soros si è esposto fortemente a favore del ribasso dell’azionario statunitense. A quanto pare, pensa che causare il caos in Europa diffonderà il contagio verso gli Stati Uniti, mandando così i mercati statunitensi all’interno di una spirale ribassista.

La distruzione dell’Europa attraverso l’inondazione di milioni di musulmani è un piano diretto per causare il caos economico e sociale nel continente. Una situazione di turbolenza equivale ad un profitto per George Soros, che sembra avere i suoi tentacoli nella maggior parte degli eventi geopolitici mondiali negli ultimi decenni.

Tutti sappiamo che la correlazione non è giustificazione. Tuttavia, data la straordinaria ricchezza di Soros, i legami politici e la sua esperienza nel trarre profitto dalle crisi, l’investitore è certamente un catalizzatore di gran parte delle turbolenze geopolitiche che si stanno verificando attualmente.

Ha intenzione di distruggere i confini nazionali e creare una struttura di governance globale con poteri illimitati. Dal suo rapporto con Viktor Orbán, primo ministro ungherese, possiamo vedere chiaramente come preferisca i leader nazionali minori, più propensi a diventare pupazzi e a plasmare le masse ignoranti.

Soros si vede come un missionario della globalizzazione e utilizza i suoi soldi e le sue conoscenze per influenzare la politica e creare crisi, sia economiche che sociali, per promuovere questo suo scopo.

Dati questi obiettivi, Soros sta cospirando contro l’umanità al fine di distruggere le democrazie occidentali.

Anche agli occhi di persone molto razionali, alcuni eventi globali non riescono ad avere un senso. Perché, ad esempio, le democrazie occidentali dovrebbero prendersi milioni di persone i cui valori sono completamente incompatibili con i propri?

Quando guardiamo da vicino la verità e i fatti promossi attivamente dal principale artista di marionette al mondo, George Soros, le cose diventano un po’ più chiare.

Perchè Soros finanzia Ong che portano immigrati

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L’Italia è impegnata in un’inchiesta sulla flotta di ONG (Organizzazioni Non Governative) che aiuta i migranti ad arrivare in territorio italiano e nell’UE dalla costa nordafricana dopo la pubblicazione del report dell’Agenzia europea per la protezione delle frontiere e della costa, che ha stabilito che i membri delle organizzazioni non governative agiscono come complici dei contrabbandieri contribuendo direttamente al rischio di morte dei migranti nel tentativo di arrivare in Italia.

Il report dell’agenzia di regolamentazione Frontex suggerisce che le ONG che sponsorizzano le navi nel Mediterraneo stanno ora agendo come veri e propri complici dei contrabbandieri a causa del loro servizio, che effettivamente fornisce un sostegno affidabile per i migranti che partono dal Nord Africa e arrivano in Italia. La flotta di navi curate dalle ONG riduce i costi dei contrabbandieri, eliminando altresì la necessità di procurarsi navi in grado di compiere un viaggio completo in tutto il Mediterraneo fino alla costiera europea.

Molte di queste ONG sono finanziate direttamente dalla fondazione Open Society di George Soros.

Carmelo Zuccaro, procuratore generale di Catania, ha chiesto il monitoraggio dei finanziamenti dietro alle associazioni di ONG impegnate nella gestione dell’onda migratoria, sottolineando come la mafia si stia appropriando di parte dei finanziamenti dedicati alla gestione dei migranti.

Nonostante non sia un crimine entrare nelle acque di un paese straniero e raccogliere i migranti dal mare, le ONG sono chiamate a portarli nel porto più vicino, che il più delle volte è uno dei tanti post sulla costa dell’Africa settentrionale anziché in Italia.

Perchè Soros vuole portare milioni di immigrati in Europa

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A cosa punta George Soros portando milioni di immigrati in Europa? Fondamentalmente, l’obiettivo di Soros è la distruzione dei confini nazionali, come dimostrato in modo molto chiaro con il suo finanziamento alla crisi dei rifugiati in Europa.

La crisi degli immigrati è stata alimentata dalla guerra civile attualmente in atto in Siria. Ma ti sei mai chiesto come tutte queste persone abbiano improvvisamente saputo che l’Europa avrebbe aperto le sue porte e li avrebbe lasciati entrare?

La crisi degli immigrati non è un fenomeno naturale. Ha coinciso con la donazione di denaro da parte della fondazione di Soros all’Istituto di politica migratoria degli Stati Uniti e alla piattaforma per la cooperazione internazionale sui migranti privi di documenti, entrambe organizzazioni sponsorizzate da Soros. Entrambi i gruppi sostengono il reinsediamento dei musulmani del terzo mondo in Europa.

Nel 2015, un giornalista di Sky News ha trovato un «Manuale dei migranti» sull’isola greca di Lesbo. È stato poi rivelato che i manuali, scritti in arabo, erano stati dati ai rifugiati prima di attraversare il Mediterraneo da un gruppo chiamato «Benvenuti nell’UE». Benvenuti nell’UE è finanziata dall’Open Society di George Soros.

Soros non solo sostiene i gruppi che a loro volta sostengono l’insediamento dei migranti nel terzo mondo in Europa, ma è anche l’architetto del «piano Merkel».

Il piano Merkel è stato creato dall’European Stability Initiative, il cui presidente Gerald Knaus è un collega di vecchia data dell’Open Society Foundations.

Il piano prevede che la Germania debba concedere asilo a 500.000 profughi siriani. Esso prevede inoltre che la Germania, insieme ad altre nazioni europee, debba accettare di aiutare la Turchia, paese musulmano al 98%, ad entrare all’interno dell’UE.

George Soros e l’ingerenza nei Paesi stranieri

soros

Sin dagli anni ‘80 l’impegno di Soros, oltre alla speculazione sui mercati, si è rivolto al sostegno della globalizzazione, in seguito portato avanti attraverso la sua Open Society Foundations (OSF).

George Soros da anni è concentrato su scopi filantropici, gli stessi che lo hanno spinto a creare la sua fondazione nel 1993.

Durante gli anni ’80 e ’90, ha usato la sua straordinaria ricchezza per finanziare le rivoluzioni in decine di nazioni europee, tra cui la Cecoslovacchia, la Croazia e la Jugoslavia grazie alla donazione di capitali ai partiti di opposizione politica, alle case editrici e ai media indipendenti.

Perché Soros si è messo in discussione negli affari di queste nazioni? In parte la risposta risiede negli investimenti che durante e dopo il caos Soros fa sugli asset di questi Paesi.

Lo speculatore aveva poi l’abitudine di sfruttare l’analista Jeffrey Sachs per consigliare ai nuovi governi di privatizzare immediatamente tutti i beni pubblici, consentendo così a Soros di vendere gli asset che aveva acquisito durante le turbolenze dei mercati durante le crisi.

Slovenia e Slovacchia si sono opposte a Soros, ma…

george soros foto

Il sito Sapere è un dovere ci racconta invece di come strane cose accadono nell’Europa orientale e centrale che non vengono menzionate nei media. Due capi di stato, quelli di Slovenia e Slovacchia, hanno rassegnato le dimissioni quasi contemporaneamente.

Il primo ministro slovacco Robert Fico è stato vittima dello scandalo per l’omicidio di Jan Kuciak, un giornalista che stava indagando sulla corruzione del governo. Il premier ha dovuto dimettersi per le proteste di massa.

Fico era noto per la sua volontà di avere un gruppo di Visegrad forte. Si è opposto a Bruxelles su molte questioni. Vale la pena notare che ha chiesto di abolire le sanzioni emigliorare i rapporti con Mosca. Era fermamente convinto che la Russia fosse un partner affidabile. in campo energetico. È una coincidenza che sia stato costretto a rassegnare le dimissioni nel bel mezzo della campagna anti-Russia innescata dal caso Skripal ? Era sicuramente una minaccia per la cosiddetta unità dell’UE contro la Russia.

Il primo ministro non ha nascosto il fatto che la sua decisione sia stata presa sotto forte pressione. Il suo allontanamento è stato progettato da forze esterne, inclusa quella del miliardario f.ilantropo George Soros. Il presidente slovacco Andrej Kiska, ad esempio, ha avuto un incontro privato con il miliardario nel settembre 2017. Nessun diplomatico slovacco era presente.

Secondo il ministro degli Esteri Miroslav Lajčák, “Soros è un uomo che ha avuto una grande influenza sullo sviluppo dell’Europa centrale ed orientale, è un fatto indiscutibile”. Orbán ha dichiarato in merito: “Soros e la sua rete stanno sfruttando ogni possibile occasione per rovesciare i governi che resistono all’immigrazione”.

Il premier sloveno Miro Ceras è stato attaccato da Soros per la sua opposizione alla politica UE in materia di immigrazione. E questi non ha mai nascosto di essere un ardenteavversario della posizione di Cerar. “È un obbligo per l’Europa ricevere i migranti”, la predicad del finanziere americano agli europei. Ora il primo ministro se ne deve andare, dopo che i risultati di un referendum su un progetto economico chiave sono stati annullati dalla Corte Suprema, e gli attacchi dei media sulla sua posizione riguardo ai richiedenti asilo si sono intensificati. Con Cerar non più al timone, il movimento di opposizione alla dittatura di Bruxelles si è indebolito.

Prossimo obiettivo l’Ungheria, sua madre patria

soros orban

Il prossimo obiettivo di Soros sembra esser proprio la sua madre patria: l’Ungheria. Il miliardario americano ha investito nel proprio paese natale oltre $400 milioni dal 1989. Ha anche annunciato l’intenzione di influenzare la campagna elettorale ungherese, impiegando 2.000 persone a tale scopo. Il governo vuole che le sue proposte di legge “Stop Soros” diventino effettive. L’Ungheria verrà senza dubbio attaccata per essersi opposta alla rete del finanziere.

Bruxelles denuncerà la cosa, criticando il “regime antidemocratico” che governa il paese. Le prossime elezioni si terranno l’8 aprile 2018. Sarà una dura lotta preservare l’indipendenza e contrastare i tentativi di imporre la volontà americana tramite le ONG e le istituzioni sostenute da Soros.

Anche la Repubblica Ceca sta resistendo a tali manovre. Il presidente Milos Zeman ha accusato i gruppi affiliati a Soros di intromettersi negli affari interni della nazione. Il finanziere esorta l’UE a rivolgersi verso la Polonia ed a costringerla a “preservare lo stato di diritto”.

Anche la Macedonia resiste. La “rete Soros” ha una grande influenza sul Parlamento Europeo e su altre istituzioni. La scandalosa lista dei suoi alleati include 226 deputati su 751. Un membro ogni tre – pensateci! Se non è corruzione quella, allora che cos’è? I legislatori influenzati dall’estero ballano al ritmo di Soros. Fanno quel che viene loro detto, in particolare alimentano l’isteria anti-Russia.

Mosca ha una sua storia di rapporti con la rete Soros. Nel 2015, l’Open Society Institute è stato cacciato dal paese in quanto “organizzazione indesiderata”, istituita per rafforzare l’influenza degli Stati Uniti.

Soros e l’appoggio americano

Soros usa

Sarebbe davvero ingenuo pensare che Soros agisca da solo. Che il governo americano interferisca in modo palese negli affari interni di altri paesi, usando il miliardario come veicolo, è un segreto di Pulcinella. L’Europa è un competitor per l’America, e deve essere indebolita. L’USAID e la rete Soros collaborano spesso per perseguire obiettivi comuni. Nel marzo 2017, sei senatori statunitensi hanno firmato una lettera in cui chiedevano al Dipartimento di Stato di esaminare i finanziamenti governativi delle organizzazioni sostenute da Soros, . Questi tentativi però non sono andati da alcuna parte, Washington è sempre dalla parte di Soros, qualunque essa sia.

Molti paesi europei sono impegnati in una feroce battaglia per proteggere la propria indipendenza. L’”impero” del finanziere non vede l’ora di conquistare l’Europa con tangenti ed ONG sovversive. Questi paesi e la Russia stanno resistendo alla medesima minaccia. Forse è questo il motivo per cui le sanzioni contro la Russia sono così impopolari tra molti politici dell’Est Europa.

George Soros chi è

Soros

Chi è George Soros? Come riporta Wikipedia, George Soros, nato il 12 agosto 1930, è un investitore ungherese-americano, magnate d’affari, filantropo, attivista politico e autore. Soros è uno degli investitori di maggior successo al mondo. A febbraio 2018, Soros aveva un patrimonio netto di $ 8 miliardi, dopo aver donato $ 18 miliardi alla sua agenzia filantropica, Open Society Foundations. [Nato a Budapest, sopravvisse all’Ungheria occupata dalla Germania nazista ed emigrò in Inghilterra nel 1947. Ha frequentato la London School of Economics laureandosi con un bachelor e infine un master in filosofia.

Ha iniziato la sua carriera lavorativa prendendo vari lavori presso le banche mercantili in Inghilterra e poi negli Stati Uniti, prima di iniziare il suo primo hedge fund, Double Eagle, nel 1969. I profitti del suo primo fondo hanno fornito i fondi per avviare Soros Fund Management, il suo secondo hedge fund, nel 1970. Double Eagle è stata ribattezzata Quantum Fund ed è stata la principale società Soros consigliata. Alla sua fondazione, il Fondo Quantum aveva 12 milioni di dollari in attività in gestione, e nel 2011 aveva 25 miliardi di dollari, la maggior parte del suo patrimonio netto complessivo.

È conosciuto come “L’uomo che ha rotto la Banca d’Inghilterra” a causa della sua vendita a breve di 10 miliardi di sterline inglesi, che gli ha fruttato un guadagno di 1 miliardi di dollari durante la crisi valutaria del Mercoledì nero del 1992. I suoi primi studi di filosofia lo portarono a sviluppare e ad applicare la General Theory of Reflexivity di Karl Popper ai mercati dei capitali, che egli gli fornisce un’immagine chiara delle bolle delle attività e del valore fondamentale / di mercato dei titoli, così come le discrepanze di valore usate per il corto e scambi di azioni.

È un noto sostenitore delle cause politiche liberali americane progressiste e americane e dispensa le sue donazioni attraverso la sua fondazione, le Fondazioni della Società Aperta. Tra il 1979 e il 2011, Soros ha donato oltre $ 11 miliardi a varie cause filantropiche; entro il 2017, le sue donazioni “su iniziative civili per ridurre la povertà e aumentare la trasparenza e su borse di studio e università di tutto il mondo” hanno totalizzato $ 12 miliardi di dollari.

Ha influenzato il crollo del comunismo nell’Europa orientale tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 e ha fornito una delle maggiori dotazioni di istruzione superiore dell’Europa all’Università dell’Europa centrale nella sua città natale ungherese. Il suo vasto finanziamento di cause politiche lo ha reso un “nemico dei nazionalisti europei”.

Il Golpe finanziario di Soros ai danni dell’Italia

Nel 1992, oltre ad aver mandato in fallimento la Banca d’Inghilterra, George Soros ha fatto lo stesso contro la nostra Banca d’Italia. A raccontarlo è l’Huffington Post.

Il 16 settembre 1992 è una data che resta scolpita anche nella memoria del nostro Paese. La stessa operazione, quello stesso giorno, fu infatti condotta contro la Banca d’Italia: vendendo lire allo scoperto (con il suo fondo Quantum) Soros contribuì a causare una perdita valutaria pari a 48 miliardi di dollari. Le conseguenze dell’azione speculativa furono devastanti: la Lira italiana riportò una perdita di valore del 30% e l’uscita dal Sistema monetario europeo. Per rientrarvi, il governo fu obbligato a una delle più pesanti manovre finanziarie della sua storia – circa 93 mila miliardi di lire – al cui interno, tra le tante misure, fece per la prima volta la sua comparsa l’imposta sulla casa (Ici), oggi divenuta Imu.

Negli anni successivi, in più di un’intervista Soros definì quella contro l’Italia

una legittima operazione finanziaria. Mi ero basato sulle dichiarazioni della Bundesbank, che dicevano che la banca tedesca non avrebbe sostenuto la valuta italiana. Bastava saperle leggere“. Del resto, aggiunse, “gli speculatori fanno il loro lavoro, non hanno colpe. Queste semmai competono ai legislatori che permettono che le speculazioni avvengano. Gli speculatori sono solo i messaggeri di cattive notizie”.

La data del suo affondo non fu casuale. Anche dal punto di vista politico. Nel 1992 l’Italia sta vivendo una forte crisi istituzionale, tra le inchieste giudiziarie che colpirono i principali paesi della Prima repubblica e la guerra tra Stato e Mafia. Culminata qualche mese prima con le due stragi ai danni di Falcone e Borsellino. Un’Italia nel caos politico-istituzionale dunque e Soros, si sa, nel caos ci sguazza e ci specula.

L’episodio è tornato in auge sul web in 4 maggio dell’anno scorso per vari motivi. Il primo: nel tardo pomeriggio del giorno precedente, – fonte Ansa – George Soros è stato ricevuto, in via informale, dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni a Palazzo Chigi. Dell’incontro non è stato fornito alcun dettaglio, sappiamo solo che dal governo qualcuno ha voluto che la notizia filtrasse alle agenzie. Guarda il caso, nel giorno in cui il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, veniva audito al Senato sulla questione Ong.

E qui veniamo al secondo punto. Perché è un dato, oramai certo, che tra i donatori di molte delle Ong private finite in questi giorni al centro del dibattito politico ci sia la Open Society, nonché altri gruppi legati al milionario “filantropo” di origini ungheresi. Questo, sia chiaro, non implica alcun legame particolare tra le partì. Prendiamolo come un dato, da sommare ad altri.

Ad esempio, ai finanziamenti elargiti sempre da George Soros al fronte europeista in Ucraina (il 25 maggio 2014, parlando alla Cnn, disse di aver contribuito a rovesciare il regime filorusso per creare le condizioni di una democrazia filo-occidentale). Oppure, agli 8 milioni di dollari donati alla campagna Clinton, in occasione delle presidenziali Usa, attraverso il Super Pac “Priorities Usa Action”. Non contento del risultato, Soros ha poi messo in piedi decine e decine di proteste anti-Trump finanziando la piattaforma organizzatrice dei cortei: MoveOn.org.

Sia chiaro, la schiettezza delle sue parole e la facilità con cui si ricavano informazioni in rete sul suo conto dovrebbe azzerare ogni teoria cospiratrice, tuttavia è impossibile negare il ruolo, a volte decisivo e a volte meno, assunto da George Soros nello scacchiere geopolitico mondiale. Che il premier Gentiloni abbia deciso di accoglierlo in veste istituzionale a Palazzo Chigi fa pensare. In queste ore MF-Milano Finanza ha rivelato che il miliardario avrebbe chiesto allo staff del suo gruppo d’investimento, e in particolare a Shanin Vallée, uno studio approfondito sull’Italia, non solo dal punto di vista finanziario, economico e industriale ma anche politico. Lo scopo? Valutare eventuali investimenti (Alitalia?), diretti o indiretti, a medio-lungo termine, sul mercato locale.

Insomma, George Soros è un capitalista famelico pronto ad attaccare i paesi per farci i suoi affari. Fa il suo mestiere certo, ed i governi nazionali fanno bene a proteggersi. Come ora vuole fare Salvini e il governo in carica.

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