In Italia, si sa, soprattutto dalla Seconda repubblica in poi, i Ministeri vengono assegnati soprattutto sulla base di un mero calcolo politico più che sulla competenza. In un valzer che vede un personaggio ricoprire vari incarichi disparati, in un gioco della sedia dove si corre per non restare in piedi e venire eliminati.
Non è stato sottratto a questa cattiva abitudine tutta italiana, che la dice lunga sul perché tante cose poi non funzionino nel nostro paese, anche il Ministero dei beni culturali, chiamato anche Ministero della cultura. Un Dicastero ingiustamente sottovalutato, visto che il patrimonio culturale italiano è il nostro Petrolio e andrebbe di gran lunga sfruttato meglio.
Per fortuna, nell’attuale Governo Meloni il Ministro della cultura è Gennaro Sangiuliano. Persona che già solo quando parla promana tutta la sua conoscenza e competenza.
👨🏻🦲Chi è Gennaro Sangiuliano
Come riporta Wikipedia, Gennaro Sangiuliano è nato a Napoli il 6 giugno 1962. Laureatosi con lode in Giurisprudenza e acquisiti due master in Diritto, ha diversi incarichi come docente universitario, oltre ad essere direttore della scuola di Giornalismo dell’Università degli Studi di Salerno.
Come giornalista, ha iniziato in una rete televisiva di Napoli, Canale 8, per poi dirigere l’Opinione del Mezzogiorno (quindicinale di Publimedia) ed entra nella redazione di Economy.
A partire dagli anni ’90 inanella varie collaborazioni per giornali e riviste soprattutto di orientamento liberale: L’Indipendente, il Roma, Libero, L’Espresso, Il Sole24Ore, il mensile Nord e Sud, il Giornale di Napoli, Il Foglio e Il Giornale.
Entra in Rai nel 2003 come inviato del TGR, per poi caporedattore e passare al TG1. È stato inviato in teatri di guerra come Bosnia, Kosovo e Afghanistan.
Nel 2009 Sangiuliano è nominato vice direttore del TG1 durante la direzione di Augusto Minzolini.
Il 31 ottobre 2018 viene nominato nuovo direttore del TG2. Ha lasciato la Rai il 21 ottobre 2022 in seguito alla sua nomina a ministro.
Produttivo saggista, ha pubblicato anche una biografia nel 2013 su Putin, che ha ottenuto un buon successo soprattutto per l’obiettività con la quale è stata raccontata la sua vita. In modo scevro dai soliti luoghi comuni occidentali.
🖼Gennaro Sangiuliano, un uomo di destra al Ministero della cultura
Politicamente, Gennaro Sangiuliano è stato sempre schierato a destra. Da giovanissimo, ha fatto parte del Fronte della Gioventù, poi dal 1983 al 1987 è stato consigliere circoscrizionale del partito Movimento Sociale Italiano – Destra Nazionale nel quartiere Soccavo di Napoli.
Alle elezioni politiche del 2001 Sangiuliano è candidato alla Camera dei deputati nella lista Casa delle Libertà nel collegio Chiaia-Vomero-Posillipo, ma non viene eletto.
Da Ministro dei beni culturali, in questi primi mesi si è fatto notare per il suo sforzo di dare lustro alla cultura di destra italiana. Non identificabile banalmente col fascismo, ma con esponenti di matrice liberale come per esempio Benedetto Croce o Giuseppe Prezzolini. Inoltre, come ha ribadito a Porta a Porta, il fascismo è nato da una costola del Partito socialista e quindi non proviene dalla Destra, che invece in Italia già esisteva dai primi tempi dell’Unità d’Italia.
Nel concreto, ha esteso la gratuità dei musei anche alle principali ricorrenze della Repubblica Italiana: 25 aprile, 2 giugno e 4 novembre.
Ha poi deciso di rendere a pagamento il Pantheon di Roma, visitato da milioni di turisti l’anno, con un prezzo d’ingresso pari a 5 euro. Il ricavato sarà ripartito con il 70% in favore del MiC e 30% in favore della Diocesi di Roma. Si sta molto prodigando poi per il rilancio di altri siti culturali diffusi in Italia e ancora scarsamente sfruttati come meriterebbero.
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