Mari e monti: De Luca sprona il turismo in Campania

La funivia del Monte Faito e la funicolare di Montervegine rivedono finalmente la luce. Che Vincenzo De Luca non mi stia molto simpatico, non posso nasconderlo. Certo, nel suo ventennio da primo cittadino, ha trasformato Salerno nella Valencia italiana. Dando nuova luce al centro storico, valorizzando il porto, riqualificando il lungomare, inventando un evento che attira centinaia di migliaia di turisti italiani e non quale le Luci d’artista. Salerno è passata dall’essere una città vittima del senso d’inferiorità rispetto a Napoli, a una città viva, turistica. Certo, non mancano inchieste giudiziarie a suo carico, storie di nepotismo (il figlio ora è assessore comunale), atteggiamenti a dir poco arroganti. Ma sono tutti elementi tipici dei Ras locali; dei politici che ad ogni tornata elettorale nella propria città sfiorano o superano il 70% dei consensi. Come Governatore della Campania non l’ho votato, perché non ho mai creduto alla favola del ”se fa per la Campania quello che ha fatto per Salerno…”. Del resto, Salerno città è una striscia della Campania e in Regione devi misurarti con gli interessi delle altre province e non sei circondato solo da yesman come quelli di cui godi a livello locale. Inoltre, non ho certo dimenticato le varie frasi infelici e offensive, che De Luca ha avuto per Napoli. Infine, ha raccolto sul proprio carrozzone riciclati di destra e sinistra, vincendo nonostante ciò, per pochi punti percentuali sul Governatore uscente Stefano Caldoro.

Comunque, almeno per quanto concerne il turismo, in questo primo anno da Presidente della Regione Campania ha mantenuto subito alcune promesse. Che rilanceranno il turismo tra Napoli e la costiera amalfitana, ma anche l’entroterra campano.

Storia della Funivia del Faito

funivia del faitoLa Giunta guidata da Vincenzo De Luca ha fatto sì che riaprissero due importanti vettori del turismo campano: la funivia del Faito e la funicolare di Montevergine. La prima venne aperta al pubblico il 24 agosto 1952, con lo scopo prevalentemente turistico di collegare il Monte Faito con la linea costiera: la stazione a valle venne ubicata a Castellammare di Stabia, nei pressi della stazione ferroviaria della Circumvesuviana, sulla ferrovia Napoli-Sorrento, creando già all’epoca un ottimo interscambio tra treno e funivia. Dopo l’unico incidente verificatosi nel 1960, si resero necessari dei lavori di manutenzione che portarono anche alla sostituzione delle due cabine che assumeranno la classica colorazione celeste, rispetto a quella avorio e rossa delle precedenti. Altri lavori furono fatti nel biennio 1988-1990: la principale caratteristica è il nuovo cambio delle due vetture, questa volta in livrea grigia con righe rosse e il simbolo della Circumvesuviana sia sulla fiancata anteriore che quella posteriore. Nel 2012 l’impianto viene chiuso a causa della mancanza di fondi: dal 2013 l’impianto passa dalla gestione della Circumvesuviana a quella dell’Ente Autonomo Volturno. Alla fine del 2015 vengono avviati i lavori di manutenzione, fino alla riapertura di inizio maggio.

Funivia del Faito: orari e prezzi

La Funivia del Faito è attiva nel periodo estivo.

ORARI:

9.35 – 9.50 – 10.05 – 10.35 – 11.05 – 11.35 – 12.05 – 12.35 – 13.05 – 13.35 – 14.05 – 14.25 – 14.45 – 15.05 – 15.35 – 15.55 – 16.15 – 16.25

TARIFFE:

-CORSA SEMPLICE €5,50

-ANDATA/RITORNO €8,00

-ANDATA/RITORNO RESIDENTI €5,00

-ANDATA/RITORNO UNDER 18 €3,00

-ABBONAMENTO MENSILE RESIDENTI €45,00

-TRASPORTO BICICLETTA €1,00

Per eventuali aggiornamenti, si consiglia di consultare il sito EAV

Funicolare Montevergine: la storia

funicolare montevergineLa funicolare di Montevergine è un impianto a fune che collega la città di Mercogliano, in provincia di Avellino, con il santuario di Montevergine, ubicato nell’omonima frazione, ad un’altezza di circa 1270 metri s.l.m. L’idea di collegare il santuario con il centro di Mercogliano tramite una funicolare, in modo da rendere più agevole la salita dei pellegrini, risale alla fine del XIX secolo, su idea dell’abate Guglielmo De Cesare: nel 1882 buona parte del tracciato era stato già realizzato, ma a seguito di problemi economici e lo scoppio della prima guerra mondiale i lavori furono interrotti. Nel 1926 l’abate Ramiro Marcone diede il via all’inizio dei lavori di costruzione della stazione a valle; nel 1929 la società cambiò nome in Società Immobiliare Irpina di proprietà dei monaci benedettini, che ottennero l’usufrutto della funicolare per 50 anni. Lo scoppio della seconda guerra mondiale fermò ancora una volta i lavori e l’impianto poté essere inaugurato solo il 23 maggio 1956 dall’abate Ludovico Anselmo Tranfaglia. Nel 1973, a causa dell’invecchiamento e deterioramento il Ministero dei Trasporti ne decise la chiusura in attesa dei lavori di riqualificazione. I lavori di ristrutturazione durarono quasi dieci anni e la struttura venne riaperta il 23 maggio 1981. Il servizio fu nuovamente sospeso a partire dal 13 ottobre 2012 ed il collegamento con il santuario assicurato mediante navetta. Il 5 ottobre 2015 iniziarono i lavori di ristrutturazione dell’impianto: questi terminarono otto mesi dopo, permettendo la riapertura della funicolare lo scorso 25 giugno 2016.

Funicolare Montevergine: orari e prezzi

Tariffa del percorso: € 8,00 andata e ritorno

Corsa Semplice:      € 5,00

Per le comitive superiori alle 20 unità e per i residenti il costo del biglietto (A/R) è di € 5,00 a persona.

Leggi anche: Il Pd inciucia col centrodestra anche in Campania: De Luca avrà l’appoggio di vari esponenti locali

Anche in questo caso, si consiglia di consultare il sito ufficiale. Così come qui per gli orari, che possono subire variazioni.

Ma iniziative riguardano anche il mare

http://3.bp.blogspot.com/--TI6J8_lsqc/VWy_2GFJELI/AAAAAAAAFio/IOkJtMadhgE/s320/de-luca4.jpgDurante la campagna elettorale, De Luca ha promesso anche attenzione per la costiera casertana. Poco meno di 30 km funestate da inquinamento e disservizi. Un vero scempio, per una zona che gode di spiagge ampissime e anche spazi naturalistici invidiabili. La costiera casertana è stata soprattutto mercé della Camorra, che ne ha tappato lo sviluppo turistico. Quando in realtà avrebbe potuto diventare la riviera romagnola campana. Speriamo che arrivi la bonifica promessa in campagna elettorale, anche se ormai siamo già a luglio. In questi giorni, invece, è stata inaugurata una nave che collega Napoli con la costiera amalfitana. In questo modo si alleggerirà il traffico automobilistico sulla Napoli-Salerno e sulle statali amalfitane. Oltre a evitare che le perle amalfitane si trasformino in agglomerati congestionati dal traffico nel periodo estivo. Speriamo, infine, che sia rivalorizzato il porto di Napoli, primo biglietto da visita per chi viene dal mare a visitare la città. Il porto andrebbe riqualificato, cominciando dalla nomina di un Presidente dopo anni di commissariamento.

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