Morto Franco Frattini, il Ministro degli esteri trasparente

Morto Franco Frattini, il Ministro degli esteri trasparente

Nella sera della scorsa Vigilia di Natale è morto Franco Frattini, elogiato da molti per la sua mitezza e capacità diplomatica. Aveva 65 anni e da tempo lottava contro un tumore. Da gennaio 2022 ricopriva il ruolo di Presidente del Consiglio di Stato in luogo di Filippo Patroni Griffi, a sua volta nominato Presidente della Corte costituzionale.

Unanimi i messaggi di stima del mondo politico, a partire da Silvio Berlusconi, che lo volle per due volte Ministro degli esteri. Nel suo messaggio di cordoglio ha sottolineato infatti “la stima che ha seminato“.

Al di là del dispiacere umano che si può provare dinanzi alla dipartita di una persona, resta l’analisi politica sul suo operato. Che da Ministro degli esteri resta alquanto inconsistente.

Franco Frattini, un debole Ministro degli esteri

Franco Frattini è stato un forzista della prima ora, appoggiando poi l’avventura del Popolo della libertà. Frattini è stato Ministro degli esteri due volte: tra il 2002 e il 2004 e tra il 2008 e il 2011. Gli anni delle guerre di Bush in Medioriente, dell’invasione della Russia della Georgia, delle Primavere arabe, di un acuito conflitto israelo-palestinese e gli anni del duo Merkel-Sarkozy che ci derideva in Europa.

In quegli anni, l’Italia mostrò tutta la sua debolezza e incapacità di alzare la voce su varie questioni. Accodandosi senza battere ciglio alla politica guerra fondaia di Bush, senza porsi come mediatrice sul fronte nordafricano infiammato (anzi, contribuendo alla rimozione di Gheddafi in Libia poi pagata a caro prezzo) e subendo sulla propria pelle le decisioni dell’asse Berlino-Parigi.

Ad onor del vero, le cose non migliorarono di molto neppure negli anni post-Frattini.

Plastiche per esempio furono due occasioni: quando fu trovato in vacanza sia in occasione dell’invasione della Russia sulla Georgia nel 2008 (si trovava alle Maldive), sia durante l’attacco di Israele a Gaza. Con il Tg1 che lo ritrae con tanto di tuta da sci.

Come riporta Wikipedia, gli stessi americani (per bocca dell’allora ambasciatore in Italia Ronald Spogli) furono particolarmente preoccupati dell’irrilevanza di Frattini come Ministro, tanto che dalle rivelazioni di Wikileaks emergerà che Berlusconi “rifiuta costantemente i consigli strategici del suo ministro degli esteri, demoralizzato, privo di risorse e sempre più irrilevante“.

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