FPS vuol dire fotogramma per secondo, ovvero l’istantanea di un video se lo bloccate nella sua esecuzione. Vediamo come funzionano.
Tutti avete letto questa sigla che vuol dire semplicemente fotogramma per secondo, vale a dire l’istantanea di un video se lo bloccate nella sua esecuzione.
Un tempo, quando si facevano ancora foto con le pellicole o si giravano i film con le medesime, si potevano vedere le diapositive distinte una dall’altra e le pellicole erano una serie di istantanee che viste ad una certa velocità, fornivano alla vista dello spettatore un movimento continuo e non stroboscopico, ovvero con la percezione dello stesso che potete ammirare se la cercate.
Perciò quando si iniziarono a girare i film era indispensabile che questo effetto disturbante non fosse presente e che l’occhio vedesse le cose come al naturale, quindi prive di imperfezioni.
Si giunse alla conclusione che 24 immagini al secondo (frame per second in inglese) erano un ottimo compromesso per la cinematografia già a partire dagli anni 20 del novecento.
Come funzionano gli FPS
La cinepresa in fondo altro non è che una velocissima macchina fotografica che impressiona una pellicola a seconda di come noi facciamo girare questa, e la differenza nel movimento si realizza proprio ogni 24 scatti determinando quindi un movimento fluido.
In realtà ciò è dovuto come sempre alla limitatezza del nostro sistema visivo ed ai segnali elettrici che dalla retina viaggiano verso i centri visivi encefalici occipitali, i quali hanno dei limiti di invio che il segnale nervoso generato non può fisiologicamente superare perché viaggia già al massimo delle proprie capacità in un ambiente illuminato o buio che sia.
Gli oggetti continuamente riflettono la luce che li colpisce e i loro colori e contorni sono quindi ben definiti e lo stesso vale per quelli in movimento ma fino ad un certo punto, oltre il quale si manifestano i limiti della nitidezza dovuta alla risposta del cristallino al movimento e alla luce che poi attraverso esso giunge alla retina.
Un oggetto che si muova oltre le nostre capacità fisiologiche non verrà ben compreso, sia in avvicinamento che allontanamento o peggio ancora nei movimenti laterali, che sono al di fuori del nostro campo visivo ottimale e vengono visti “di sfuggita” come fanno le cose dal finestrino di un’auto o di un treno ad alta velocità.
FPS sinonimo di qualità video?
Gli FPS quindi, sono un’allettante sirena per quanti vogliano fare video di alta qualità oppure che desiderano schermi con aggiornamento a 60 fps o perfino 90 fps indicati con gli hertz, che altro non sono che i fotogrammi per secondo del vostro smartphone o televisore.
Una volta infatti che gli hertz superano i 24 l’occhio non percepirà più alcuna differenza per la sua natura intrinseca che come detto sopra ne limita funzionalmente l’invio del segnale visivo oltre il quale non può andare.
Come detto nello scritto precedente, la limitante della qualità dell’immagine sono i pixel che determinano la risoluzione dello schermo in uso a seconda delle sue dimensioni, per cui un video su un cellulare a 720p a 24fps sarà già il massimo ottenibile per uno schermo da 6-6,5 pollici, e i video fateci caso, durante la riproduzione dei filmati non occupano tutto lo schermo per non distorcere la visione.