Fontana di Trevi a pagamento: truffa di Totò diventa realtà

Fontana di Trevi a pagamento: truffa di Totò diventa realtà

Vediamo come funziona la Fontana di Trevi a pagamento e quanto costa visitarla.

L’abbiamo vista in tanti film, con scene diventate leggendarie. Si pensi alla famosa sequenza con l’avvenente Anita Ekberg che chiama Marcello Mastroianni ne La dolce vita, o, in quella più comica, di Totò che cerca di venderla a un turista italo-americano in Totò truffa 62. Parliamo ovviamente della Fontana di Trevi.

Se molti turisti si sono ispirati nel tempo alla prima, con risultati molto meno efficaci per ovvi motivi estetici, il Comune di Roma si è ispirato invece alla seconda. Vendendo, o, più correttamente, rendendo a pagamento, la Fontana più famosa del mondo, realizzata da Nicola Salvi e Pietro Bracci insieme al figlio Virginio.

Una scelta a detta dell’ente obbligatoria, visto che la meravigliosa opera è finita da anni alla mercé di vandali e incivili. Oltre ad essere diventata una volgare panchina per consumare pasti veloci.

Vediamo come funziona la Fontana di Trevi a pagamento e quanto costa.

Come funziona Fontana di Trevi a pagamento

Si discute da molto tempo di una Fontana di Trevi a pagamento. Ovviamente, a parte le reazioni, per una simile scelta occorre un lungo iter burocratico che coinvolge più livelli istituzionali: dal Comune di Roma alla Sovrintendenza del Ministero della cultura.

Alla fine la quadra sembra essere stata trovata: come riporta SkyTg24, la fontana di Trevi sarà circondata di pannelli trasparenti disposti a ferro di cavallo. Il mitico lancio della monetina non sarà più consentito come avviene oggi, ma ci sarà una versione molto meno romantica: le monetine saranno riposte in un cesto, a mo’ di Chiesa.

Occorrerà poi prenotarsi tramite app poiché il monumento sarà a numero chiuso e a pagamento.

Quanto costerà visitare la fontana di Trevi

Il ticket per visitare la fontana di Trevi dovrebbe costare 2 euro e dovrebbe consentire una visita di mezz’ora. Ma su questo per cifre e modi più certi occorrerà attendere la fine dei lavori oggi in corso.

Insomma, dopo il Pantheon un altro simbolo di Roma a pagamento. L’Italia cerca così di sfruttare al massimo il boom di turisti degli ultimi anni: si pensi anche a Venezia a pagamento per i turisti “mordi e fuggi“.

Ecco la mitica scena di Totò:

Questa invece la scena con Anita Ekberg:

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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