Finlandia erge muro contro profughi: la sinistra non si indigna?

Finlandia erge muro contro profughi: la sinistra non si indigna?

La Finlandia subisce da oltre un secolo l’ingombrante vicina Russia. Ne fu granducato fino all’indipendenza nel 1917, poi fu invasa dall’Unione Sovietica nel 1939, malgrado una resistenza eroica durata mesi.

Dopo la Seconda guerra mondiale non divenne però una Repubblica socialista sovietica, ma ottenne uno stato di neutralità che gli ha garantito uno status privilegiato per circa 50 anni. Sospesa tra le imperialiste istanze sovietiche da un lato e le colonialiste pretese americane dall’altro.

Finita la Guerra Fredda e crollata l’Urss, la Finlandia si è gradualmente avvicinata all’Unione europea e agli Usa. Entrando prima nell’Ue e poi chiedendo l’ingresso nella NATO. Un danno economico e geopolitico sicuramente consistente per i tanto odiati vicini russi. Sebbene la Russia si sia sempre comportata bene nel dopoguerra, anzi, instaurando un proficuo rapporto commerciale, nonché turistico, col paese finnico.

Ed ora, la Finlandia ha deciso di ergere un muro contro i profughi provenienti dalla Russia. Roba per la quale la sinistra ha innalzato un coro di sdegno quando a farlo sono stati altri. Come l’Ungheria, paese ribelle e filorusso nel cuore dell’Ue, guidato da circa un ventennio da Viktor Orban, per evitare l’ingresso dei profughi siriani.

Ma la Finlandia non può indignare, perché ora è protagonista di una nuova eroica ribellione contro i russi. Sebbene questa volta non sia stata invasa, ma, semplicemente, plagiata nella mente e nello spirito da un’America che vuole trasformare tutto il vecchio continente in una colonia. Al fine di fronteggiare al meglio paesi che valgono un continente: vedi Cina e India.

Finlandia erge muro contro Russia

Come riporta Il Fatto quotidiano, così la giovane Premier finnica ha presentato il progetto:

Si tratta di uno strumento per assicurare un controllo dei confini adeguato negli anni a venire, che gode di “ampio sostegno all’interno del Parlamento

L’idea infatti trova d’accordo sia i partiti di centrodestra che quelli di centrosinistra che attualmente formano la maggioranza. Già dall’inizio del conflitto la Finlandia ha assistito a diversi picchi di arrivi da oltreconfine.

La Finlandia (5,5 milioni di abitanti) è un candidato perfetto per la NATO, sia per la sua vicinanza alla Russia, sia per la sua paranoica corsa agli armamenti. Dopo aver ordinato 64 F-35 americani alla fine del 2021, ha infatti fatto registrare un incremento record del 40% nel suo budget militare entro il 2026. Ben al di sopra del 2% del Pil raccomandato dall’Alleanza.

Probabilmente, anche i paesi scandinavi finiranno per essere invasi dallo stile di vita Made in America. Quello frenetico, proteso al profitto, che ormai da tempo abbiamo adottato anche noi.

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